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Norma ISO/IEC 17000, tra common elements, toolbox e integrabilità

Notizia
15 dicembre 2020

L’intenso lavoro di ISO/CASCO per assicurare ai diversi organismi di valutazione della conformità un’offerta tecnico-normativa organica e coerente, a partire dagli “elementi comuni”, nell’analisi di Marco Cibien di UNI e Carmine Reda di Enel.

La struttura di base e l’insieme dei common elements che fanno parte delle norme della serie ISO/IEC 17000 sono frutto di un corposo insieme di strumenti e procedure specifiche, di cui CASCO (il comitato ISO dedicato allo sviluppo delle norme in materia di valutazione della conformità) si è dotato nel tempo e che sottopone a continuo aggiornamento.

Il tema è affrontato in modo dettagliato da Marco Cibien – Funzionario tecnico Direzione Normazione UNI – e Carmine Reda – Presidente UNI/CT 052 “Valutazione della Conformità” Enel – in un articolo pubblicato sulla rivista di UNI “U&C – Unificazione e Certificazione” all’interno del dossier “Le “nuove frontiere” della valutazione della conformità”, di cui Accredia pubblica tutti i contributi.

Sebbene l’operatività di un laboratorio di prova sia diversa da quella di un laboratorio di taratura, le cui funzioni appaiono abbastanza distanti da quelle di un organismo di certificazione di sistemi di gestione o di un produttore di materiali di riferimento, l’obiettivo di ISO/CASCO è quello di fornire strumenti tecnico-normativi per assicurare la trasparenza, l’efficacia, l’affidabilità e l’omogeneità in tutte le attività di valutazione della conformità, assicurando organicità e coerenza.

Come? Attraverso l’utilizzo di un “linguaggio comune”, un insieme di documenti e contenuti, una serie di norme il più possibile coerenti e integrabili tra loro. La ISO/IEC 17000, in particolare, non solo contiene un ampio insieme di termini e definizioni, ma specifica anche i principi alla base della valutazione della conformità e, soprattutto, il cosiddetto approccio funzionale, comune a ogni attività.

Da un’apposita sezione del sito di ISO è possibile accedere al CASCO Toolbox, una vera e propria “cassetta degli attrezzi” che si compone di contenuti informativi indispensabili per orientarsi nel sempre più articolato mondo degli organismi di valutazione della conformità. Il tutto fornito attraverso la coerenza e l’integrabilità delle norme, non solo dal punto di vista terminologico-concettuale ma anche in termini di struttura, nonostante l’eterogeneità tra le attività svolte dai vari organismi e laboratori.

Per assicurare l’efficacia e l’autorevolezza dei servizi forniti, l’obiettivo è garantire che un organismo di valutazione della conformità sia in grado di soddisfare caratteristiche peculiari quali l’imparzialità, la riservatezza, la gestione dei reclami e ricorsi, la competenza e il sistema di gestione. Tutte caratteristiche che diventano gli “elementi comuni” specificati nella procedura QS-CAS-PROC/33 “Common Elements in ISO/CASCO standards” presente nell’edizione del 2020 della stessa ISO/IEC 17000. La PROC/23 associa a ognuno degli elementi, un insieme di requisiti di base, comuni a tutte le norme della serie ISO/IEC 17000.

A completare il quadro vi è un altro documento di riferimento di ISO/CASCO: la procedura QSCAS-PROC/01 “ISO Committee on Conformity Assessment (CASCO) Structure, process and rules of operation”. All’interno di essa, precisamente al punto 6.3, nell’ambito dell’elencazione delle politiche adottate dal CASCO per rispondere agli input della governance ISO, è riportata la necessità, per tutte le norme della serie ISO/IEC 17000, di adottare una specifica struttura di base e gli elementi citati. Questa struttura prevede cinque gruppi di requisiti: generali, strutturali, relativi alle risorse, di processo, del sistema di gestione.

La struttura specificata nella PROC/01 è di fatto un “indice di contenuti” di alto livello, che assicura un ordine logico nella declinazione dei requisiti che ciascun organismo di valutazione della conformità è tenuto a soddisfare. Spetta infine ai vari Working Group estensori delle norme ISO/IEC 17000, aggiungere i requisiti specifici per il tipo di organismo o laboratorio interessato, all’interno della struttura di base e in coerenza con i common elements.

L’evoluzione della struttura di base e, soprattutto, dei common elements non è stata un percorso semplice. In ogni caso, anche grazie al corposo contributo italiano, la direzione presa dal Working Group 23 nel delicato processo di revisione si è orientata verso un ulteriore irrobustimento dei requisiti comuni, con l’obiettivo che le norme della serie ISO/IEC 17000 rappresentino un sempre più autorevole strumento per assicurare la trasparenza, efficacia, affidabilità e omogeneità delle attività di valutazione della conformità, ispirando fiducia negli attori di settore e nel mercato.

L’articolo completo “L’evoluzione dei common elements di Marco Cibien e Carmine Reda è stato pubblicato nel Dossier di U&C – Unificazione&Certificazione di UNI (n. 4/Aprile 2020) “Le “nuove frontiere” della valutazione della conformità” a cura di Marco Cibien, Funzionario Tecnico – Direzione Normazione UNI.