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Gas a effetto serra, dalla norma ISO 14064-3 novità per le verifiche ambientali

Notizia
03 maggio 2019

Le attività di verifica e validazione in campo ambientale trovano un nuovo efficace strumento nello standard ISO 14064-3, che completa la serie delle norme internazionali sulle dichiarazioni relative alle emissioni di gas a effetto serra.

I cambiamenti climatici sono una delle sfide più importanti nello scenario globale, che cittadini, imprese e governi sono chiamati ad affrontare, alla luce della crescente attenzione che l’opinione pubblica e la comunità scientifica internazionale riservano alle emergenze ambientali e al tema dello sviluppo sostenibile.

In questo contesto, porre un limite alle emissioni di gas a effetto serra è stato riconosciuto come un’urgenza già dal protocollo di Kyoto, il primo accordo internazionale finalizzato alla riduzione dei GHG (Greenhouse Gas) nei paesi sviluppati per contrastare i cambiamenti climatici, poi confermato dal recente Accordo di Parigi che ha esteso tali impegno su scala globale. Una serie di iniziative a livello volontario è stata parallelamente attivata da parte delle organizzazioni pubbliche e private, per implementare azioni e adottare misure volte al contenimento delle emissioni di gas serra nelle attività produttive.

L’esigenza di monitorare, quantificare e convalidare le emissioni e le riduzione di GHG ha trovato nel corso degli anni un valido alleato nel sistema di valutazione della conformità, a partire dalle attività di verifica e convalida che gli organismi accreditati ai sensi della norma UNI EN ISO 14065 svolgono sulle dichiarazioni di gas serra effettuate dalle imprese a livello volontario.

I requisiti per condurre il processo di validazione o verifica da parte degli organismi sono stati recentemente aggiornati con la nuova edizione della norma ISO 14064-3 “Greenhouse gases – Part 3: Specification and guidance for validation and verification” pubblicata ad aprile 2019, che completa la serie degli standard internazionali a disposizione delle organizzazioni per quantificare, rendicontare e ridurre le emissioni di gas serra in atmosfera. Il “pacchetto” include infatti la ISO 14064-1 “Greenhouse gases – Part 1: Specification for the quantification, monitoring and reporting of project emissions and removals”, che riguarda la progettazione e lo sviluppo degli inventari di GHG delle organizzazioni; la ISO 14067 “Greenhouse gases – Carbon Footprint of Products – Requirements and guidelines for quantification” sullo sviluppo della Carbon Footprint di prodotto (CFP), e la ISO 14064-2 “Greenhouse gases – Part 2: Specification for the quantification, monitoring and reporting of project emissions and removals”, relativa ai progetti di riduzioni e rimozione dei gas serra.

Facendo tesoro di un’esperienza di mercato consolidata a livello internazionale, la nuova ISO 14064-3 descrive con maggior dettaglio i processi di verifica e validazione delle emissioni di GHG, rispetto alla prima edizione del 2006. Contiene inoltre dettagli sulle modalità di verifica della Carbon Footprint di Prodotto, in accordo alla ISO 14067.

Analisi strategica e gestione del rischio rappresentano le novità più significative dell’edizione 2019 della ISO 14064-3 – spiega Daniele Pernigotti, ispettore Accredia, che ha partecipato ai tavoli internazionali per la revisione della norma – accanto allo spostamento del concetto di certificato o attestato di verifica/validazione a quello dell’emissione di “un’opinione”, output che avvicina questa attività al settore delle verifiche di accounting”.

L’evoluzione della normativa tecnica nel settore delle verifiche ambientali è dunque un contesto con cui devono costantemente confrontarsi sia le organizzazioni che gli organismi accreditati, in attesa della revisione della norma di accreditamento ISO 14065, che estenderà il proprio campo di applicazione a tutte le verifiche e validazioni ambientali (non solo di GHG), e della nuova ISO 17029, attualmente allo stato di final draft (FDIS), che si applicherà indistintamente alle verifiche e validazioni in genere.

Le organizzazioni che scelgono di affidarsi a un organismo accreditato per la verifica degli inventari di GHG possono già contare sul riconoscimento internazionale dei certificati/attestati di verifica GHG. Da ottobre 2018, infatti, è attivo l’Accordo multilaterale IAF (International Accreditation Forum) di cui Accredia è firmataria, in base al quale saranno accettate sul mercato globale le dichiarazioni degli inventari di gas a effetto serra delle organizzazioni che si sottopongono volontariamente alle verifiche degli organismi accreditati secondo la norma UNI EN ISO 14065.