Il primo pacchetto europeo di misure per accelerare la transizione verso un’economia circolare è stato pubblicato dalla Commissione UE già nel marzo 2022. Un piano d’azione che ha come obiettivi la riduzione della pressione sull’ambiente, maggiore sicurezza circa la disponibilità di materie prime, l’aumento della competitività, l’impulso all’innovazione, alla crescita economica e all’occupazione. Le prestazioni e le strategie di circolarità sono diventate in questo senso un valore economico e sociale sempre più determinante, sia a livello produttivo che di servizi.
E sempre più centrale, di conseguenza, è diventato l’accreditamento degli organismi di verifica e validazione in campo ambientale, che da oggi possono verificare la circolarità nelle organizzazioni secondo la specifica tecnica UNI/TS 11820:2022 “Misurazione della circolarità – Metodi ed indicatori per la misurazione dei processi circolari nelle organizzazioni”.
Il valore aggiunto delle verifiche sotto accreditamento
Le aziende che decidono di fare valutare la propria conformità alla UNI/TS 11820 da un organismo accreditato in conformità alla UNI CEI EN ISO/IEC 17029 e alla UNI EN ISO 14065, possono comunicare al mercato i risultati verificati da un soggetto terzo, competente e indipendente.
Un valore aggiunto sia nei rapporti con i partner commerciali business, sia nelle relazioni verso le istituzioni e i consumatori finali, perché supporta l’efficacia delle attività svolte per sviluppare il proprio modello strategico di economia circolare.
Misurare la circolarità e le prestazioni
La pubblicazione della specifica tecnica UNI/TS 11820:2022 rappresenta un’importante tappa per l’attuazione della Strategia Nazionale per l’Economia Circolare, adottata dal Ministero dell’Ambiente a giugno 2022. Una Strategia che si inserisce all’interno del progetto “Advanced policy instruments for circular economy” che con l’obiettivo di accelerare la transizione verso l’economia circolare in Italia anche tramite l’armonizzazione del quadro di monitoraggio. Il progetto è stato attivato con OCSE dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, in collaborazione con il Ministero dell’Industria e del Made in Italy, ENEA e ISPRA, nell’ambito dello strumento di supporto tecnico (TSI) della Commissione Europea, DG Reform.
La UNI/TS 11820 si basa su un’ampia prospettiva di circolarità e include, tra gli altri, approcci complementari come life cycle thinking, material flow analysis, resource value maintenance e value recovery. In particolare, fornisce la metodologia per la raccolta delle informazioni necessarie a misurare la circolarità delle organizzazioni e le indicazioni su come valutarne le prestazioni secondo 71 indicatori sia qualitativi che quantitativi.
La specifica tecnica è stata inoltre elaborata tenendo in considerazione i lavori del working group ISO/TC 323 “Circular econonomy” con specifico riferimento ai seguenti progetti di standard:
- ISO/CD 59004 – Circular economy – Framework and principles for implementation
- ISO/CD 59010 – Circular economy – Guidelines on business models and value chains
- ISO/CD 59020 – Circular economy – Measuring circularity frameworka
L’accreditamento degli organismi
Gli organismi che scelgono di misurare la circolarità nelle organizzazioni devono essere accreditati come organismi di verifica e validazione secondo le norme UNI CEI EN ISO/IEC 17029 e UNI EN ISO 14065, e predisporre uno specifico “programme” in conformità all’Appendice A “Requisiti per la valutazione di conformità di parte terza ai requisiti definiti dalla presente specifica tecnica”.
Il “programme” riferito alla UNI/TS 11820 deve quindi essere sottoposto a una valutazione di idoneità all’accreditamento secondo le modalità descritte dalla PG-13-01 “Procedura per l’avvio di accreditamento di nuovi schemi di valutazione della conformità”.