Brexit, nessun impatto sugli accreditamenti UKAS fino al 31 dicembre 2020

Dallo scorso 31 gennaio il Regno Unito è ufficialmente fuori dall’Unione europea ed è entrato nel periodo di transizione che si concluderà il 31 dicembre 2020. Da questo momento, il Regno Unito non parteciperà ai processi decisionali e non sarà più rappresentato nelle istituzioni dell’UE, nelle agenzie, negli uffici o negli altri organi dell’Unione.

La Brexit non avrà però impatto sulle attività degli organismi e dei laboratori accreditati dall’Ente britannico. Conservano infatti piena validità i certificati di accreditamento rilasciati dall’Ente UKAS (United Kingdom Accreditation Service), che mantiene il suo status di full member dei network internazionali di accreditamento EA (European co-operation for Accreditation), IAF (International Accreditation Forum) e ILAC (International Laboratory Accreditation Cooperation), e rimane firmatario dei relativi Accordi di Mutuo Riconoscimento IAF MLA e ILAC MRA a livello mondiale ed EA MLA a livello europeo.

Tecnicamente, con l’uscita dall’Unione europea, UKAS non soddisfa più i criteri di adesione a EA, non essendo più l’Ente di accreditamento di uno Stato membro. Tuttavia, l’11 febbraio dello scorso anno, EA, sottolineando l’importanza dell’Ente britannico, aveva reso noto di aver modificato il proprio Statuto inserendo una clausola che consentisse a UKAS di restare nel network europeo per altri due anni.

Durante questo periodo EA analizzerà insieme a UKAS i risultati dei negoziati tra l’UE e il Regno Unito, e rivedrà i criteri di adesione a EA con l’obiettivo di consentire a UKAS di conservare lo status di firmatario degli accordi internazionali di mutuo riconoscimento EA MLA. UKAS continuerà quindi a ricevere le visite di peer evaluation da parte degli altri membri EA, volti ad assicurare che le sue attività siano conformi alle regole applicabili per gli Enti di accreditamento in Europa e nel mondo.

In caso di definizione di nuovi accordi commerciali tra il Regno Unito e l’UE, occorrerà prendere in considerazione il modo in cui vengono effettuati i test o le ispezioni richiesti e come viene valutata la competenza degli organismi e dei laboratori. Per l’economia del Regno Unito sarà fondamentale che l’accreditamento riceva il dovuto riconoscimento in tutti i nuovi accordi commerciali internazionali.

Sul piano interno, riconosciuto come prevalente l’interesse a mantenere una linea di condotta comune nel settore delle certificazioni e delle ispezioni, delle prove e delle tarature accreditate, UKAS e il governo si impegnano a collaborare durante il periodo di transizione per assicurare il riconoscimento degli accreditamenti in Europa e nel mondo anche dopo il 31 dicembre 2020.