Scenari di ripresa e opportunità per le imprese al Convegno sulle certificazioni

Si è svolto in streaming il 14 gennaio scorso il Convegno di aggiornamento organizzato dal Dipartimento Certificazione e Ispezione sul tema Scenari di ripresa, le opportunità offerte dall’accreditamento. Un appuntamento importante per approfondire i contesti e le sfide del mondo della Qualità, in un mercato pronto a ripartire puntando su infrastrutture, sostenibilità e nuove tecnologie, con particolare attenzione al Recovery Plan.

«In un periodo come questo, caratterizzato da pericolose contingenze, il ruolo dell’accreditamento è più che mai strategico sotto molti aspetti» – dichiara in apertura il Presidente di Accredia, Massimo De Felice – «grande rilevanza assumono temi come l’internazionalizzazione, anche sul piano organizzativo, e la sicurezza delle infrastrutture. Ma l’accreditamento sostiene, in maniera rilevante, anche le politiche relative alle garanzie pubbliche e agli incentivi, fornendo il proprio contributo al delinearsi di uno Stato innovatore».

«Il momento che stiamo vivendo richiama alla mente l’esodo epopeico della famiglia Joad lungo la route 66, raccontato da John Steinbeck in “Furore”, il romanzo diventato il simbolo della Grande Depressione» – esordisce Emanuele Riva, Vice Direttore Generale di Accredia e Presidente IAF. «La nostra California è il Green Deal. L’Europa oggi punta alla digitalizzazione e alla sostenibilità: inquinamento zero, certificazione degli assorbimenti di carbonio, finanza sostenibile, biodiversità.»

«Come in tutte le transizioni storiche, occorrono guide» sottolinea Riva. Non a caso ISO ha avviato uno Strategic Advisory Group sui temi ESG (Environmental, Social, Governance) e IAF sta lavorando ad una proposta di Working Group sulla sostenibilità aperto anche a soggetti esterni. La Commissione europea è in procinto di emanare una Direttiva Corporate Responsability Reporting e una Direttiva Corporate Human Rights and Environmental Due Diligence, che potrebbero avere un forte legame con la ISO/IEC 17029 per le verifiche e validazioni. Inoltre sono in corso la revisione di tutti i Regolamenti Generali e l’emanazione di nuovi documenti IAF per la gestione delle transizioni e la valutazione di nuovi schemi di accreditamento.

A fine 2021 il numero delle giornate di verifica del Dipartimento Certificazione e Ispezione è aumentato del 23,5% – riporta Mariagrazia Lanzanova, Responsabile dell’area volontaria del Dipartimento – con 6.988,50 giornate uomo effettuate, rispetto alle 5.651 del 2020. Il numero di accreditamenti ed estensioni rilasciati nell’area volontaria è aumentato del 33,5% rispetto al 2020.

La maggior parte degli accreditamenti e delle estensioni ha riguardato gli obiettivi legati alle sei missioni del PNRR. Sono state effettuate ancora molte verifiche da remoto e rispetto al 2020 sono aumentate quelle in modalità mista. A breve sarà pubblicata la “Politica sull’esecuzione delle verifiche da remoto” di Accredia, elaborata di concerto con il Comitato di Indirizzo e Garanzia. Oltre alle molte transizioni completate, Lanzanova evidenzia che nell’arco del 2021 sono state presentate 30 informative per l’accreditamento di nuovi schemi di valutazione della conformità.

Lorenzo Petrilli, Responsabile dell’area regolamentata del Dipartimento, pone l’accento su tre settori principali: gli organismi di ispezione per le verifiche degli impianti di messa a terra, accreditati in conformità al DPR 462/2001, gli organismi di certificazione per i prodotti da costruzione secondo il Regolamento UE 305/2011, gli organismi di ispezione per la verificazione periodica degli strumenti di misura in base al DM 93/2017.

Nel suo intervento dedicato al ruolo dell’accreditamento nella sicurezza delle infrastrutture, Emanuele Renzi, Direttore della Direzione Generale per la Sicurezza delle Infrastrutture Stradali e Autostradali di ANSFISA, pone l’accento sul nuovo approccio all’integrazione tra manutenzione e sicurezza richiesto dalla legge per i sistemi di gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali.

Paolo Moscatti, Presidente EUROLAB, ha sottolineato i vantaggi della collaborazione internazionale per il settore TIC (Testing, Inspection, Certification) in termini di efficienza, competenza, relazioni con le Istituzioni, armonizzazione delle regole. Fondamentale è il contributo che ne viene per lo sviluppo dell’Infrastruttura per la Qualità, per il corretto funzionamento del mercato, la tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente, abbracciando quel concetto di sostenibilità economica, sociale e ambientale promossa dai Globalgoals dell’Agenda ONU per il 2030.

Come testimonia Piera Levi Montalcini, Presidente Associazione Levi-Montalcini, la certificazione accreditata sostiene anche il mondo della scuola: certificare una scuola secondo la prassi di riferimento UNI/PdR 42:2018 “Prevenzione e contrasto del bullismo” significa avere uno strumento che consente di istruire tutto il personale che ruota attorno alla scuola, compresi i genitori, così che sia più facile identificare i comportamenti critici e riconoscere le conseguenze sui ragazzi e sulle possibili vittime di bullismo. «Occorre quindi – sottolinea Levi-Montalcini – portare avanti nel miglior modo possibile questo percorso, avviato soltanto l’anno scorso con il coinvolgimento di tutte le scuole pubbliche, paritarie e parificate, e avere ogni anno il riscontro del mondo della scuola, per poter migliorare il percorso della certificazione.»

Loredana Gulino, Direttore Generale per il Mercato, la Concorrenza, la Tutela del Consumatore e la Normativa Tecnica del Ministero dello Sviluppo Economico, ricorda come le certificazioni accreditate siano strumenti di garanzia che assicurano la conformità di sistemi, processi, prodotti, servizi e professionisti ai requisiti fissati dalle norme tecniche. «Oggi è sempre più evidente come la certificazione accreditata abbracci tutti gli aspetti della nostra vita e le Pubbliche Amministrazioni promuovono lo sviluppo della certificazione e dell’accreditamento, tanto nel settore cogente quanto in quello volontario».

«Inoltre» – continua Gulino – «oggi si va delineando una nuova figura di consumatore, non più soggetto passivo di transazioni commerciali, ma soggetto attivo, in possesso di conoscenze e interessato ad acquisire informazioni. Il 91,7% dei consumatori italiani ha dichiarato di ritenere importante la certificazione perché semplifica la vita e offre garanzie sulla sicurezza e sulla qualità dei prodotti. L’accreditamento è anche uno strumento di controllo: scegliendo i prodotti garantiti i consumatori consapevoli contribuiscono a promuovere un circolo virtuoso, inducendo un numero sempre maggiore di imprese a certificarsi».

Giuseppe Rossi, Presidente UNI, ha sottolineato l’esistenza e l’importanza, nel nostro Paese, di una catena di trasmissione virtuosa che coinvolge UNI, Accredia e tutti i sistemi di valutazione della conformità. È necessario l’impegno di tutti per far funzionare e non allentare mai le maglie di questa catena di responsabilità sociale, il cui senso va oltre le norme. È grazie alla sinergia tra normazione tecnica volontaria e legislazione che è possibile portare avanti progetti significativi, come la prassi di riferimento sulla parità di genere nelle organizzazioni, di prossima pubblicazione.

Paolo Salza, Presidente Conforma, in rappresentanza del CCI (Comitato di Coordinamento Interassociativo) sottolinea l’importanza del contributo del mondo della valutazione della conformità per il futuro del Paese. Gli organismi accreditati possono mettere a disposizione la loro esperienza quale parte terza competente, imparziale e indipendente in tutti i settori industriali e per il perseguimento degli obiettivi fissati dal PNRR in materia di economia circolare, impatto ambientale dei prodotti, gestione dei rifiuti, sicurezza sui luoghi di lavoro, parità di genere.

Nei saluti e ringraziamenti conclusivi, il Direttore Generale di Accredia Filippo Trifiletti pone l’accento su tre aspetti ai quali Accredia continuerà a prestare la massima attenzione: cambiamento, internazionalizzazione, sociale.

  • «Dobbiamo proseguire all’insegna della flessibilità e della reattività che sono stati nostri segni distintivi in questi 12 anni di attività – ribadisce Trifiletti – e che ci hanno permesso di realizzare grandi cose, come l’ampliamento delle attività negli ambiti regolamentati e che ci hanno fatto guadagnare una fiducia crescente da parte delle Istituzioni».
  • Sul piano dell’internazionalizzazione, è importante continuare a coinvolgere sempre di più i tanti colleghi di Accredia ed essere aggiornati e presenti nei diversi gruppi di lavoro e nelle sedi decisionali, dove si formano le regole che incidono sulle nostre stesse attività.
  • Quanto al sociale, oggi il mondo della valutazione della conformità, nato come servizio al sistema economico, sta un po’ cambiando pelle. «Pur restando ferma la nostra attenzione al mondo delle imprese – evidenzia Trifiletti – stanno emergendo fattori che sempre più impattano anche sulla vita dei cittadini. Pensiamo alle certificazioni delle figure professionali per i servizi alla persona, alle biobanche, alla lotta al bullismo nelle scuole, alla parità di genere. E, soprattutto, alla tutela della salute: la pandemia ha evidentemente portato la massima attenzione su servizi e professioni sanitarie, dispositivi medici, tutti ambiti nei quali, come Accredia, siamo e saremo sempre più impegnati e coinvolti, con l’obiettivo primario di migliorare la vita di tutti noi.»