Accredia sui media digitali, i driver del nuovo piano di comunicazione 2020-2021

La crescita delle attività di Accredia, che ormai entra sempre di più nella vita di tutti i giorni e riguarda anche i consumatori, va di pari passo con la dinamica della domanda di certificazione negli ambiti più vari. E costruire l’immagine di Accredia quale «pilastro» dell’Infrastruttura della Qualità, insieme alla normazione tecnica, alla valutazione della conformità e alla metrologia, è stato ed è l’obiettivo anche dell’ultimo piano di comunicazione per il biennio 2020-2021, approvato dal Consiglio Direttivo dell’Ente.
Così come valorizzare il ruolo delle valutazioni della conformità svolte  dagli organismi e dai laboratori accreditati, sottolineando la differenza con  le attività di accreditamento.

Le intense attività di comunicazione dell’Ente sono state sempre concepite tenendo ben presente le diverse tipologie di destinatari a cui comunicare, così come i molteplici contenuti tecnici da veicolare. Lo sforzo messo in atto nell’ultimo piano di comunicazione va proprio in questa direzione. Diffondere all’esterno un messaggio diretto, chiaro, di rapida intuizione, mantenendo la veste istituzionale e tecnica propria del contenuto.

Per quanto riguarda la comunicazione verso i soggetti accreditati, l’obiettivo è quello di creare sempre più news e video con contenuti tecnici, realizzati specificatamente per incontrare le esigenze e gli interessi informativi di chi rilascia certificazioni e ispezioni, prove e tarature sotto accreditamento. Per quanto riguarda gli utenti indiretti, dalle imprese alle istituzioni, dai consumatori agli altri stakeholder, la mission per i prossimi mesi è quella di “tradurre” sempre più nel quotidiano le attività che l’Ente svolge, utilizzando linguaggi ad hoc e un’ampia gamma di canali di comunicazione.

Nella comunicazione alle istituzioni, l’obiettivo di Accredia resta quello di promuovere l’accreditamento come strumento strategico per l’implementazione delle policy pubbliche (salute, sicurezza, economia circolare, sostenibilità, ecc.) ma anche per qualificare le loro attività. Per raggiungere le imprese, diventa necessario comunicare il ruolo dell’accreditamento e delle valutazioni della conformità come leva per la loro competitività.

Fondamentale per gli utilizzatori finali, cittadini-consumatori, è promuovere i benefici  dell’accreditamento attraverso linguaggi semplificati e strumenti di immediata fruizione, come video, video-interviste e infografiche, da diffondere sui canali digitali, a partire dal sito web e dai profili social.

Proprio quest’ultimo punto attesta la volontà di Accredia di rispondere ai cambiamenti che il mondo della comunicazione richiede. I dati sulla comunicazione parlano chiaro: i video rappresentano il 70% dei contenuti visti sullo smartphone che ormai è il principale device anche per l’informazione, l’entertainment e l’infotainment. Il canale digitale diventa il punto centrale nella strategia di comunicazione dell’Ente, per la distribuzione di video istituzionali, pillole social, mini servizi giornalistici, interviste divulgative, video tutorial e podcast. Del resto l’attenzione che l’Ente pone ai cambiamenti del mondo della comunicazione era già stata manifestata con il lavoro iniziato in questi anni attraverso lo ”sbarco” dell’Ente sui diversi social media, a oggi Twitter, Linkedin, Facebook e Youtube che registrano una costante crescita dei followers.

Così come si legge nel XVI Rapporto Censis sulla comunicazione “I media e la costruzione dell’identità”, l’aumento dell’utenza di internet è continuamente in ascesa, con una differenza positiva di quasi un punto percentuale in un anno. E contemporaneamente cresce anche il numero di italiani che utilizzano gli smartphone.

La digitalizzazione della comunicazione è ormai la via fondamentale da percorrere. Ma va fatta attraverso lo studio degli utenti e dei linguaggi adatti per ogni mezzo. Uno studio sistematico e approfondito, realizzato anche dallo stesso team comunicazione di Accredia che ha scelto di essere presente sulle principali piattaforme digitali, dal web ai social ai podcast, studiando linguaggi diversi per i diversi pubblici, e rispondendo alle loro esigenze e interessi con contenuti di valore.