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FAQ

FAQ

In questa sezione sono pubblicate le risposte alle domande più frequenti divise per argomento.

  • Altre certificazioni
  • Altre specie
  • Biologico
  • Documentazione
  • Estero
  • Etichetta
  • Finanziamenti
  • Generale
  • Regole
  • Requisiti
  • Tempi

Altre certificazioni

1. Potranno essere utilizzate anche altre certificazioni volontarie (schemi regionali o privati già esistenti) in tema di benessere animale, oltre all’SQNBA?

Il nuovo sistema SQNBA nasce per mettere ordine nelle certificazioni volontarie relative al benessere animale. Per permettere il passaggio alla nuova regolamentazione sarà previsto un periodo di transizione della durata di un anno dalla pubblicazione del DM. In questo periodo sarà possibile la coesistenza nel mercato degli attuali sistemi di certificazione con il sistema SQNBA.

Altre specie

1. I riferimenti all’SQNBA si potranno utilizzare anche per i sottoprodotti pelli finite/pellami grezzi?

La certificazione SQNBA nasce per fornire al consumatore, attraverso l’etichettatura di alimenti di origine animale, informazioni sul benessere animale.
I sottoprodotti di origine animale, al momento, non sono inclusi nel campo di applicazione, tuttavia la formulazione della certificazione SQNBA non impedirebbe l’impiego di informazioni analoghe anche per altri prodotti, quali le pelli provenienti da allevamenti certificati SQNBA.

Biologico

1. Che differenze ci sono tra il Biologico e l’SQBA?

La produzione biologica e il SQNBA sono sistemi produttivi differenti. La produzione biologica prevede altri requisiti soprattutto per quanto concerne le condizioni di allevamento, l’alimentazione, ecc. Il SQNBA individua invece aspetti legati principalmente alla salute e al benessere animale come previsti dall’articolo 224/bis del c.d. decreto rilancio. Ovviamente, la certificazione del benessere può essere estesa al biologico, a condizione che si rispettino gli impegni previsti dal relativo disciplinare SQNBA.

Documentazione

1. Dove si può trovare la modulistica per fare domanda di certificazione?

La modulistica sarà definita dai singoli Organismi di Certificazioni autorizzati per lo specifico schema di certificazione.

2. Quale documentazione verrà richiesta all’Operatore per avviare l’iter di certificazione?

L’operatore dovrà inviare all’Organismo di certificazione la domanda di adesione al SQNBA e avere soddisfatto eventuali prerequisiti minimi per l’accesso allo schema di certificazione. Inoltre, dovrà garantire i requisiti specifici previsti dal SQNBA, un piano di autocontrollo, idonee procedure atte a garantire l’identificazione e la tracciabilità di animali e prodotti, oltre alle registrazioni atte a dimostrare il mantenimento dei requisiti.

Estero

1. Sarà introdotta una specifica regolamentazione rispetto all’importazione di animali e prodotti dall’estero che recano in etichetta informazioni in tema di benessere animale?

Sulla base del dibattito in corso a livello europeo, le diverse Istituzioni (Commissione, Consiglio e Parlamento) si sono impegnate a presentare una proposta normativa che preveda l’introduzione di un sistema di etichettatura comune sul benessere animale.
Per la garanzia del libero scambio e della libera concorrenza, tuttavia, non possiamo impedire l’ingresso in Italia di prodotti certificati Benessere Animale, provenienti da Paesi in cui sono stati già sviluppati questi percorsi di certificazione.

2. Il logo identificativo dell’SQNBA potrà essere utilizzato anche dalle aziende estere che rispettano i requisiti di allevamento previsti dall’SQNBA?

I sistemi di qualità sono aperti a tutti i produttori comunitari. In ogni caso, gli operatori italiani saranno facilmente identificabili, in quanto il marchio del benessere sarà accompagnato dall’indicazione della provenienza del prodotto.

Etichetta

1. L’SQNBA si avvarrà di un logo di riconoscimento oppure si utilizzerà un acronimo nell’etichettatura?

L’etichettatura riporterà l’informazione: “Sistema Qualità Nazionale Benessere Animale” o, in alternativa, “SQN Benessere Animale”. Tale indicazione potrà essere sostituita da un logo identificativo del SQNBA che sarà definito successivamente.

2. L’SQNBA dovrà essere approvato dalla Commissione Europea?

Il progetto, in quanto norma tecnica, è oggetto di notifica alla Commissione europea per le opportune valutazioni.

3. Nell’attesa dell’approvazione del logo a livello comunitario si potrà comunque certificare?

La definizione successiva di un logo per l’etichettatura non blocca l’applicazione della certificazione SQNBA e delle informazioni già previste, una volta approvato il DM. L’individuazione del logo è stata rimandata ad una fase successiva per evitare ritardi dovuti all’iter di approvazione.

4. L’etichettatura sul SQNBA sarà l’unica utilizzabile o potranno coesistere riferimenti ad altre certificazioni volontarie (ad es. no OGM)?

Potranno coesistere riferimenti ad altre certificazioni per un periodo di 12 mesi dalla pubblicazione del DM. Al termine di questo periodo tutte le informazioni sul benessere dovranno essere in linea con i contenuti del DM per le fasi coperte da certificazione SQNBA.
I sistemi che operano sulla base di norme tecniche o di certificazioni volontarie di prodotto, già riconosciute o autorizzate, potranno continuare ad operare per quelle informazioni che non rientrano nella certificazione SQNBA (ad es. no OGM).

5. L’indicazione “allevato senza uso di antibiotici” può essere esplicitata indipendentemente dalla conformità ai requisiti di benessere propriamente detti?

Con l’entrata in vigore del SQNBA non potranno essere indicate in etichetta informazioni riferite al benessere animale e all’uso del farmaco, requisiti regolamentati con lo schema di certificazione SQNBA.
Informazioni aggiuntive in etichetta possono essere ammesse solo se riferite ad informazioni non previste dal SQNBA.

6. Che rapporto c’è tra SQNBA e la norma ISO 17033 sui claim etici?

Il benessere animale in allevamento è uno schema regolamentato che dovrà essere gestito in conformità alle prescrizioni della norma ISO 17065, per la certificazione di prodotto/processo e non potrà essere gestito come claim etico.
Sarà possibile aggiungere ulteriori informazioni in etichetta solo se diverse da quelle disciplinate dal SQNBA.

Finanziamenti

1. Il progetto di certificazione SQNBA si configura come un sistema di qualità nazionale ai sensi del reg. CE 1305 art 16 lettera b?

La base giuridica è l’articolo 224/bis del decreto rilancio e non il regolamento 1305/2013. Quest’ultimo disciplina la concessione degli aiuti ai sistemi di qualità nazionale riconosciuti.
Il Reg. 1305 è una base giuridica superata perché il pacchetto di riforma della politica comune si basa ormai su un regolamento che istituisce i piani strategici e verrà pubblicato a breve.

2. L’adesione al SQNBA costituisce titolo per l’accesso in via prioritaria ai contributi comunitari specifici previsti dalla Politica Agricola Comune, next generation EU, e PSR?

L’obiettivo del MIPAAF è quello di canalizzare tutti i futuri interventi al raggiungimento degli obiettivi fissati dalle nuove politiche comunitarie. Pertanto è previsto che l’adesione al SQNBA costituisca titolo, per gli operatori interessati, per l’accesso in via prioritaria ai contributi comunitari specifici previsti dalla Politica Agricola Comune, in particolare per la realizzazione di investimenti finalizzati a migliorare le condizioni di benessere degli animali e la riduzione delle emissioni.

3. Concedendo la certificazione in deroga, non si rischia di premiare allevatori che invece operano sulla base di requisiti non ammessi dalla legge?

La deroga per l’accesso alla certificazione è prevista per gli allevamenti che hanno già avviato un percorso virtuoso nella gestione dell’allevamento ai fini del benessere animale.
L’accesso in deroga al SQNBA prevede, in ogni caso, che l’allevamento debba raggiungere i requisiti più stringenti previsti dallo schema di certificazione, entro un anno dall’adesione pena l’esclusione dalla certificazione.

Generale

1. Qual è stato lo scopo degli incontri con le parti interessate, organizzato nelle giornate del 15-17 febbraio 2021?

I webinar avevano lo scopo di illustrare i principi generali del Sistema di Qualità Nazionale Benessere animale e i requisiti per la certificazione dei suini all’ingrasso al fine di acquisire i pareri delle parti interessate.

2. Qual è il rapporto tra ClassyFarm e la certificazione SQNBA?

ClassyFarm è uno strumento del Ministero della Salute, nato per la categorizzazione degli allevamenti in funzione del rischio ad essi associato, la cui adesione è su base volontaria. Esso rappresenta lo strumento per la corretta gestione del SQNBA. Per il sistema SQNBA, esso permette in particolare:

  • la verifica dei requisiti richiesti per l’accesso alla certificazione degli allevamenti;
  • le verifiche di conformità dell’Organismo di Certificazione con inserimento delle risultanze dei controlli;
  • dati pertinenti, condivisibili nel rispetto della tutela dei diritti di Privacy, contenuti in ClassyFarm, inoltre, integrati con quelli di natura zootecnica e produttiva, rappresenteranno la base informativa di riferimento per qualificare il servizio di assistenza tecnica (consulenza aziendale) alle imprese.
3. Quale rapporto c’è tra l’SQNBA e il progetto LEO (progetto ideato dal Sistema allevatori italiano – Aia, con il partenariato delle Università della Tuscia, di Palermo e Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, dell’istituto Spallanzani, dell’IZS Umbria e Marche, dell’IZS Abruzzo e Molise, del Consorzio per la sperimentazione, divulgazione e applicazione di biotecniche innovative)?

Il progetto LEO è finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, con l’obiettivo di raccogliere dati di carattere zootecnico, produttivo e sanitario, e di sviluppare una banca dati accessibile da qualsiasi utente esterno, affinché sia un utile strumento per gli operatori del settore e del sistema della consulenza aziendale.
La banca dati sarà implementata con i dati raccolti ed elaborati dal partenariato del progetto LEO nonché quelli presenti in altre banche dati attraverso la cooperazione applicativa con il Min. della Salute ed altri Enti.
Come già detto, quindi, fermo restando il rispetto della normativa in materia di condivisione dei dati, l’integrazione delle banche dati zootecniche e sanitarie rappresenta la condizione necessaria per qualificare la consulenza alle imprese.

4. Da chi sarà composto il Comitato Tecnico Scientifico per il Benessere Animale (CTSBA) sul benessere animale? E’ prevista anche la partecipazione degli stakeholder?

Il Comitato Tecnico Scientifico per il Benessere Animale ha lo scopo di definire le regole tecniche per la certificazione accreditata del benessere animale. Verrà istituito con il DM SQNBA e ne faranno parte esperti del MIPAAF e del Ministero della Salute, rappresentanti delle Regioni e Province autonome e di ACCREDIA, esperti dei processi di produzione relativi alle filiere.

Regole

1. Chi può offrire i servizi di certificazione e come è possibile prendere contatto con i soggetti che li erogano?

I servizi di certificazione sono svolti dagli Organismi di Certificazione accreditati ai sensi della ISO 17065 per lo schema SQNBA, specifico per specie animale. L’elenco degli Organismi che possono offrire questo servizio sarà presente sul sito web di ACCREDIA nella sezione “banche dati”. Al momento non ci sono Organismi di Certificazione accreditati.

2. Per la specie suina sono state presentate solo 2 tipologie di certificazione ‘Al coperto’ e ‘All’aperto’. Non sarebbe utile adottare più livelli di allevamento, almeno per la tipologia ‘Al coperto’?

Allevamenti al coperto e all’aperto rappresentano i due modi prevalenti di allevare i suini ed è per questo motivo che si è preferito utilizzare questa suddivisione; tuttavia è prevista la rivalutazione nel tempo dei criteri definiti ad oggi.

3. Le verifiche di sorveglianza annuali saranno fatte su un campione di operatori o su tutti?

La frequenza delle verifiche è annuale. La certificazione degli allevamenti essendo individuale non prevede campionamento.
Nel caso di certificazione di gruppo (operatori di filiera) le verifiche potranno essere effettuate su un campione di operatori del gruppo distinti per tipologia omogenea.

4. Come vengono gestiti gli esiti dei controlli dell’Organismo di certificazione?

Il rapporto di verifica degli Organismi di Certificazione verrà caricato nell’apposita area “Certificazione” del portale ClassyFarm.
Le Non Conformità saranno gestite dall’organismo di certificazione in accordo alle prescrizioni del DM e ai propri regolamenti.

5. Come saranno classificati i rilievi?

Nel caso si riscontrassero delle situazioni non conformi queste dovranno essere formalizzate dall’Organismo di Certificazione come Non Conformità Minori oppure Maggiori, in funzione del tipo di carenza rilevata. Eventuali spunti di miglioramento potranno essere segnalati come ‘Raccomandazioni’.

6. Cosa accade alla certificazione in corso di non conformità?

Le Non Conformità devono essere comunicate all’Operatore affinché attui adeguati trattamenti e azioni correttive in tempi ritenuti congrui. Nel caso in cui non vengano risolte le cause che hanno portato alla Non Conformità Maggiore nei termini previsti, gli OdC possono procedere alla sospensione o alla revoca della Certificazione.
In taluni casi, ad esempio per carenze di carattere sostanziale tali da compromettere l’affidabilità dell’operatore, gli Organismi di Certificazione possono deliberare la soppressione dei riferimenti al SQNBA nei documenti di vendita, nell’etichettatura e nella pubblicità.

7. Quali soggetti avranno accesso alla lettura dei punteggi sull’uso del farmaco e sulla biosicurezza del singolo allevamento?

I punteggi saranno visibili dall’allevatore proprietario dei dati, dal veterinario ufficiale e dal veterinario aziendale. L’organismo di certificazione non vedrà i punteggi delle singole aziende ma la dicitura “Ammesso / Non Ammesso”.

8. Gli allevamenti saranno certificati secondo dei livelli?

Ad oggi il sistema SQNBA non prevede livelli diversi di certificazione se non per le tipologie di allevamento al coperto e all’aperto.

9. Un soggetto certificato ISO 22005 oppure rientrante nel circuito delle DOP, o in possesso di altre certificazioni CoC, come verrà valutato dall’Organismo di Certificazione per la certificazione SQNBA?

L’operatore della filiera verrà valutato a fronte della CoC per l’SQNBA. Non saranno considerate equivalenti certificazioni a fronte di altri schemi della conformità.
Le altre certificazioni di rintracciabilità agevoleranno la realizzazione della CoC finalizzata al SQNBA.

10. Sarà possibile certificare dei requisiti più restrittivi o diversi dall’SQNBA?

Si, solo se riferiti ad aspetti diversi da quelli a cui l’SQNBA fa riferimento, ossia benessere e uso del farmaco.

Requisiti

1. I requisiti identificati nella certificazione sono aggiuntivi rispetto a quelli legislativi oppure coincidono?

Il soddisfacimento dei requisiti legislativi è la condizione necessaria per poter accedere al SQNBA.
I requisiti previsti per la certificazione del SQNBA sono migliorativi in quanto superiori a quelli di legge.

2. Gli obiettivi dell’SQNBA riguarderanno anche la sostenibilità ambientale? Saranno presenti requisiti per ridurre le emissioni degli allevamenti zootecnici?

E’ richiesto il monitoraggio delle concentrazioni di anidride carbonica e ammoniaca in allevamento.

3. Sono presenti requisiti sulla limatura dei denti dei suinetti?

Al momento no, in quanto gli schemi di certificazione finora proposti riguardano la fase di ingrasso dei suini. Saranno eventualmente oggetto di valutazione nella definizione degli schemi di certificazione per le fasi specifiche.

4. Si prevede l’utilizzo di analisi di laboratorio, es. per verificare assenza di antibiotici, conformità mangimi?

Sono previste analisi in autocontrollo su mangimi e acque di abbeverata.

5. La tracciabilità per la filiera prevede che il lotto sia riferito ad un singolo allevatore?

Non ci sono indicazioni obbligatorie sulle modalità di realizzazione del sistema di rintracciabilità. Pertanto il lotto assegnato al prodotto finito può essere costituito da uno o più allevamenti purché tutti aderiscano al SQNBA.

6. La presenza del veterinario aziendale presso l’allevamento è un prerequisito alla certificazione? Come si concilia questo obbligo con la volontarietà del sistema?

L’adesione al SQNBA è volontaria, se l’operatore sceglie di aderire deve rispettare le regole del sistema di certificazione che prevedono anche la figura del veterinario aziendale.

7. Il personale incaricato dall’Organismo di Certificazione per le valutazioni in allevamento dovrà essere laureato in medicina veterinaria o sono ammesse anche altre lauree?

La valutazione sanitaria dell’allevamento e delle condizioni di benessere animale, ai sensi del Regolamento 429/2016 è di competenza del medico veterinario.
Per le altre attività di consulenza aziendale alle imprese zootecniche, così come nell’ambito della filiera a valle dell’allevamento, possono essere incaricate anche altre figure professionali.

8. Quali sono i corsi obbligatori per poter svolgere valutazioni del SQNBA per conto degli Organismi di Certificazione?

Gli Organismi di Certificazione, possono incaricare personale che abbia effettuato almeno i seguenti corsi:

  • corso di formazione per conoscere e utilizzare il portale ClassyFarm,
  • corso di almeno 16 ore sulle tecniche di audit per i sistemi di gestione secondo quanto indicato dalla norma UNI EN ISO 19011.

I veterinari valutatori inoltre dovranno aver effettuato il corso di formazione per veterinario aziendale ai sensi del decreto del 07/12/2017.

E’ importante ricordare che il DM SQNBA, oltre alla formazione teorica, prevede anche requisiti specifici, relativi a: titolo di studio, esperienza lavorativa, formazione pratica.

Tempi

1. Che tempistiche sono previste per la pubblicazione del DM sul SQNBA?

La stesura del Decreto interministeriale è ormai in fase conclusiva. La bozza del DM dovrà seguire l’iter legislativo che prevede il passaggio negli uffici legislativi dei Ministeri e in Conferenza Stato Regione.
Si può ipotizzare che sarà applicabile dal 2° semestre del 2021.

2. Che tempi si prevedono per l’attivazione dell’SQNBA per le altre specie? E quali?

Al momento le regole tecniche SQNBA riguardano la specie suina, in particolare i suini da ingrasso allevati al coperto. Quelle per i suini da ingrasso allevati all’aperto saranno completate entro l’estate.
Nel corso del 2021 è in programma la definizione dello schema di certificazione per i bovini da carne/latte, e nel 2022 lo schema per gli ovicaprini, pollame e cunicoli.