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Le attività del Dipartimento Laboratori di prova, la Direttrice Tramontin fa il punto

Notizia
31 agosto 2015

  • Dalla nascita del Dipartimento Laboratori di prova a gennaio 2015, quali strategie sono state attuate? E’ cambiato qualcosa per i Laboratori accreditati?

La decisione di unificare i due Dipartimenti ACCREDIA, per l’accreditamento dei Laboratori di prova e dei Laboratori di prova per la sicurezza degli alimenti, è stata assunta il 4 dicembre 2014 dal Consiglio Direttivo dell’Ente, anche per rafforzare la struttura e l’efficienza del sistema di valutazione della conformità.

Si tratta di due obiettivi da cui i Laboratori accreditati hanno già cominciato a trarre dei vantaggi, continuando peraltro a fare affidamento sulle competenze del team di funzionari tecnici e ispettori in staff ad ACCREDIA. Si può serenamente affermare che questa decisione ha consolidato la struttura di ACCREDIA e confermato il compimento del processo di armonizzazione delle attività.

A livello pratico, i documenti applicabili per l’accreditamento in conformità alla norma ISO/IEC 17025 saranno riemessi a breve con la nuova omogenea classificazione del Dipartimento Laboratori di prova senza alcun cambiamento sostanziale per i soggetti accreditati.

Parlando di novità, già nel 2014 si è deciso di investire impegno e risorse per lo sviluppo dello schema di accreditamento dei Laboratori di analisi mediche ai sensi della norma ISO 15189. Infatti, in coerenza con le scelte compiute in diversi Paesi europei, ci si aspetta che in Italia il ricorso all’accreditamento dei Laboratori medici non avrà più una portata episodica, benché non sussista alcun obbligo.

Il Dipartimento ha dunque messo in atto una serie di iniziative, dal rafforzamento della struttura all’organizzazione di attività formative, anche in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità ed alcune associazioni operanti nel settore. In particolare, è stato attivato un gruppo di lavoro per riesaminare la documentazione pertinente ed emettere una revisione dei regolamenti e della modulistica in accordo alla nuova edizione 2012 della ISO 15189, che entrerà in vigore il 1° marzo 2016.

  • Che ruolo e che impegni ha ACCREDIA in seno a EXPO Milano 2015?

Il 7 febbraio scorso ACCREDIA ha partecipato alla giornata di lavoro “Le Idee di EXPO – Verso la Carta di Milano” organizzata a Milano presso l’Hangar Bicocca dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari  e Forestali in collaborazione con EXPO per gettare le basi della “Carta di Milano”.

L’iniziativa ha coinvolto oltre 500 esperti, attraverso 42 tavoli, articolati su 4 macroaree tematiche: le dimensioni dello sviluppo tra equità e sostenibilità; cultura del cibo, energia per vivere insieme; agricoltura, alimenti e salute per un futuro sostenibile; la città umana, futuri possibili tra smart e slow city.

ACCREDIA ha portato la sua testimonianza al tavolo “Per una Esposizione Universale sostenibile”, in qualità di primo Ente di accreditamento al mondo a valutare la competenza, l’indipendenza e l’imparzialità degli Organismi che certificano i sistemi di gestione sostenibile degli eventi ai sensi della norma ISO 20121:2013.

Anche EXPO Milano 2015 ha scelto ACCREDIA, dal momento che ha certificato sotto accreditamento il proprio sistema di gestione sostenibile degli eventi in conformità alla ISO 20121.

Nei prossimi mesi di EXPO, l’Ente di accreditamento parteciperà ad altre iniziative, con l’obiettivo di divulgare e promuovere il ruolo delle prove di Laboratorio e delle certificazioni accreditate e rafforzare il messaggio “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” intorno ai principi della qualità e sicurezza alimentare di cui si fa garante.

Continuerà dunque la collaborazione con i Ministeri delle Politiche Agricole e della Salute, che sono Soci dell’Ente e a cui ACCREDIA offre il proprio sostegno per le iniziative collegate a EXPO.

ACCREDIA coinvolgerà in EXPO anche i propri soggetti accreditati e gli stakeholder offrendo al sistema italiano di valutazione della conformità una grande visibilità internazionale, dal momento che organizzerà le riunioni delle Associazioni degli Enti di accreditamento a livello mondiale, IAF e ILAC, dal 28 ottobre al 6 novembre prossimi nella cornice di EXPO a Milano.

L’evento si svolgerà con il patrocinio del Padiglione Italia e avrà un importante momento di incontro con le delegazioni degli Enti di accreditamento di tutto il mondo all’interno degli spazi dell’Esposizione universale.

  • I riconoscimenti che rilascia ACCREDIA sono considerati da alcuni accessibili solo a Laboratori ed aziende facoltosi. Accreditamento e crisi economica sono dunque inconciliabili oppure no?

L’insieme delle attività di controllo che un Laboratorio accreditato deve eseguire è sicuramente un impegno, ma risponde in primo luogo alla necessità di fornire un dato affidabile oltre all’obbligo di conformarsi alla normativa cogente.

Rappresenta quindi un investimento sul medio periodo con un ritorno in termini di garanzia per l’imprenditore e di riconoscimento internazionale per quel che riguarda le attività svolte sotto accreditamento.

Se la crisi economica continua a mordere, i servizi di ACCREDIA invece costano meno. L’Ente ha abbassato le tariffe già dal 1° gennaio 2014, con modifiche che hanno comportato una condizione di maggior favore per tutti i Laboratori e Organismi, grazie a una riduzione stimata delle tariffe del 2,9% rispetto all’anno precedente.

Inoltre, i piccoli Laboratori godono di ulteriori sgravi, dal momento che vedono ridotto il loro diritto annuo di mantenimento dell’accreditamento, e a tutti i soggetti accreditati vengono concesse condizioni favorevoli di pagamento in situazioni di manifesta difficoltà.

  • La concorrenza professionale e la garanzia per il paziente/cliente anche nell’ambito delle professioni sanitarie, compresa quella veterinaria, indirizzano sempre più verso il percorso della certificazione delle specifiche competenze maturate e delle eccellenze. Rispetto a ciò a che punto siamo nel nostro Paese?

La certificazione delle persone rilasciata dagli Organismi accreditati ai sensi della norma ISO/IEC 17024 è uno strumento di attestazione delle competenze professionali efficace e internazionalmente riconosciuto, in forza del fatto che soddisfa tre requisiti fondamentali, per l’affidabilità del mercato delle professioni e la salvaguardia degli interessi dei consumatori: l’imparzialità, l’aggiornamento professionale continuo e l’accertamento della competenza della figura professionale, che passa attraverso il superamento di una prova d’esame.

In Italia, nel 2014 questo concetto si è ulteriormente rafforzato in virtù del riconoscimento del Legislatore nazionale, che con la Legge n. 4/2013 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate” ha disciplinato le professioni non organizzate in Ordini o Collegi e ha previsto l’autoregolamentazione volontaria per la qualifica dei professionisti. In base alla Legge, infatti, una professione non organizzata può essere qualificata anche attraverso la certificazione, rilasciata da un Organismo accreditato in conformità alla norma UNI definita per la specifica attività.

Assistiamo da allora a un aumento significativo delle richieste di accreditamento per la certificazione di nuove figure professionali, da parte di singoli e di associazioni che hanno visto ufficialmente validato uno strumento di qualificazione consolidato e ampiamente utilizzato sul mercato delle professioni. Anche a livello veterinario si nota un certo interesse, anche se non condiviso da tutta la categoria.

Va chiarito che la certificazione delle figure professionali viene rilasciata a fronte di norme volontarie emesse dall’Ente nazionale di normazione UNI ed esclude le professioni sanitarie.

Questo percorso non ha relazione alcuna con le Leggi che regolamentano l’acquisizione di titoli derivanti da percorsi di studio istituzionalizzati, ma mira a valorizzare specifiche competenze acquisite tramite la formazione, l’esperienza in campo e la propria abilità.

La certificazione rilasciata da un Organismo terzo accreditato da ACCREDIA, l’Ente nazionale di accreditamento, assume quindi la valenza di una attestazione indipendente e imparziale della competenza della figura professionale.


L’intervista integrale è stata curata dalla Dottoressa Anna Marino e pubblicata sul numero di giugno 2015 della rivista “30 Giorni”, il mensile di FNOVI ed ENPAV.