Un lavoro sempre più sinergico e collaborativo tra AgID e ACCREDIA, per far fronte ai grandi cambiamenti che sta vivendo il settore della Conservazione a Norma. Sono questi i presupposti necessari, per far fronte alle importanti novità introdotte di recente in questo settore.
Grazie infatti al nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale, la Conservazione digitale di documenti si sta avviando a essere uno dei servizi più delicati e strategici che nel prossimo futuro supporteranno le attività della Pubblica Amministrazione, impegnata sempre più a operare solamente su supporto digitale.
I Conservatori infatti saranno chiamati a memorizzare e gestire tutti i dati prodotti dalla PA, anche quelli sensibili e personali dei cittadini. Come ad esempio dati sanitari, giudiziari, dati di andamento scolastico, quelli inerenti a scelte sindacali, e probabilmente anche informazioni che permetteranno di ricondurre al credo religioso.
Di qui la decisione del Legislatore di garantire il Cittadino con un processo di qualifica robusto, sia per qualità del servizio, sia per la sicurezza delle informazioni gestita dai Conservatori. La stessa rapidità nell’applicazione delle novità introdotte testimonia la grande attenzione a questa tematica: il Decreto legislativo n. 179 del 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel settembre dello scorso anno, con applicazione immediata e tempi di attuazione di tali decisioni praticamente istantanei.
Vista la necessità di qualificare i Conservatori in tempi molto brevi, e soprattutto alla luce della estrema complessità giuridico-normativa del processo di conservazione, AgID ha deciso di agevolare lo stesso accelerando la definizione e la rifinitura preliminare di una Lista di Riscontro, utile a verificare gli elementi critici da valutare in campo. Si tratta sia dei requisiti individuati proprio dal dispositivo di legge che istituisce il ruolo dei Conservatori, sia di quelli che derivano dalle norme tecniche applicabili, numerose e complesse.
Senza il lavoro preliminare svolto da AgID che ha supportato lo sviluppo dello schema di accreditamento degli Organismi di certificazione elaborato da ACCREDIA, sarebbe stato impossibile addestrare gli Auditor, che possono così diventare sempre più esperti, avendo maturato esperienze indispensabili proprio dallo svolgimento e utilizzo della citata Lista di Riscontro in campo.
Infatti, tale Lista permette di focalizzare l’attenzione sugli aspetti critici del processo di conservazione, ottimizzando il più possibile le attività degli Auditor, chiamati a integrare la valutazione di una quantità impressionante di requisiti di legge e normativi.
Inoltre, attraverso la disponibilità di AgID e la collaboraizone di Auditor, Conservatori e Associazioni di categoria, si potranno analizzare i problemi interpretativi della Lista di Riscontro che sono stati individuati durante i processi di Audit, per dare vita a un tavolo di lavoro, come deciso durante il Forum della Conservazione, organizzato ad aprile scorso da AgID.
In questo tavolo, si discuteranno i problemi riscontrati, che saranno veicolati ad AgID e ad ACCREDIA dagli Organismi di certificazione e dalle Associazioni di categoria dei Conservatori, per trovare una soluzione bilanciata e, soprattutto, utile a tutti gli attori del processo di Conservazione. Forse, anche per trovare delle soluzioni di Audit innovative.
Qualche idea brillante già circola. Si potrà così realizzare l’aspirazione dei Conservatori a essere sottoposti a valutazione in modo più efficace ed efficiente; così come l’aspirazione degli Organismi di certificazione e degli ispea creare il massimo valore possibile, con i propri interventi. Si potrebbe raggiungere l’obiettivo operativo di AgID, ossia poter qualificare i Conservatori riconoscendo il merito al Governo di aver contribuito a realizzare un’infrastruttura di servizio IT utile al Paese, con un costo adeguato e con un livello di efficacia (specialmente sul fronte della sicurezza delle informazioni) che è il miglior compromesso possibile.
Attraverso questo processo, che vede l’impegno di ACCREDIA attraverso uno schema di accreditamento realizzato in collaborazione con AgID, sarà fornito al Paese un servizio di Conservazione di ottimo livello, con le diverse Parti interessate che collaboreranno (e già collaborano fattivamente) per l’innovazione, l’efficienza e l’efficacia di una PA moderna.
Senza una visione ottimistica, di utilità sociale ed economica, ogni sforzo sarebbe solo uno spreco. Invece, dalla collaborazione sinergica e significativa che sta nascendo tra le Parti interessate, potremo collaborare a costruire un pezzetto di un futuro migliore per tutto il Paese.