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UNI ISO 45001, prima norma internazionale di certificazione per la tutela dei lavoratori

Intervista
03 aprile 2018

La norma internazionale UNI ISO 45001, che sostituirà la BS OHSAS 18001, avvia un nuovo percorso per la salute e sicurezza dei lavoratori, a supporto delle aziende che implementano politiche di prevenzione efficaci, con il coinvolgimento dei lavoratori.

La certificazione dei sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro, in conformità alla norma BS OHSAS 18001, contribuisce a rendere più efficaci le politiche di prevenzione e a perseguire l’abbattimento degli indici infortunistici, con significativi vantaggi, anche in termini di maggiore competitività e di riduzione dei costi. E’ quanto ancora una volta emerge dai dati della ricerca dell’Osservatorio Accredia “La sicurezza sui luoghi di lavoro e la certificazione”, realizzata con Inail e Aicq.

La certificazione accreditata rappresenta un investimento per l’imprenditore, in termini di gestione e mantenimento nel tempo della conformità alle norme, di miglioramento progressivo delle performance aziendali e di maggiore efficienza dei processi, con ricadute positive sia all’interno dell’azienda che nell’immagine che questa proietta sul mercato.

Per i lavoratori, al tempo stesso, l’applicazione di un sistema di gestione certificato sotto accreditamento costituisce la garanzia di un contesto lavorativo che considera centrale la salute e sicurezza. Crea un maggiore coinvolgimento, rafforza la motivazione, con potenziali effetti positivi sulla produttività.

Quanto all’immagine proiettata sul mercato, la certificazione accreditata incrementa la visibilità, facilita l’accesso a nuovi mercati e migliora la reputazione dell’azienda, favorendo nuove opportunità di posizionamento.

Nuove prospettive, dunque, si profilano con la pubblicazione, lo scorso 12 marzo, della norma UNI ISO 45001:2018, destinata a sostituire la BS OHSAS:2007 nel giro di pochi anni: ne parliamo con il dott. Antonio Terracina (Contarp – Inail), che ha partecipato, in veste di capodelegazione italiana, al tavolo di lavoro dell’ISO (International Standard Organization) per la redazione della norma internazionale.

 

Come si è evoluto nel tempo il quadro legislativo in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e come si è arrivati a questa nuova norma tecnica?

Si può dire che l’approccio del Legislatore abbia attraversato tre fasi. Nella prima, le leggi puntano soprattutto a garantire un risarcimento alle vittime di un infortunio sul lavoro. Nel 1899 viene istituita la prima assicurazione obbligatoria, in un contesto in cui le norme di prevenzione sono prive di efficacia per mancanza di impianti sanzionatori. Solo negli anni ’50 viene emanato il primo impianto organico di leggi che affronta il tema in maniera puntuale. In questa seconda fase le norme si rivolgono agli imprenditori fornendo prescrizioni tecniche sui requisiti degli ambienti, delle macchine, delle sostanze pericolose, ecc., con un approccio definito command & control: il Legislatore detta regole precise e ne verifica l’attuazione tramite gli organi di vigilanza. La terza fase è caratterizzata dall’approccio comunitario: le direttive europee, prima tra tutte la 89/391/CEE – si concentrano sugli aspetti gestionali e organizzativi. Salvo quanto previsto dalle norme, è il datore di lavoro a dover individuare i metodi e le misure di prevenzione più efficaci, a seguito di una valutazione specifica dei rischi legati alla propria realtà lavorativa. Nonostante l’introduzione di obblighi sul piano organizzativo, la legge lascia in capo al datore di lavoro molte scelte con un impatto diretto sulla sicurezza dei lavoratori. A sostegno degli imprenditori sono quindi nati i sistemi di gestione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (SGSL) cui ricorrere, su base volontaria, per l’applicazione di norme tecniche e linee guida integrative rispetto alle disposizioni di legge.

 

Perché si è avvertita l’esigenza di una norma internazionale, e quali sono gli elementi di novità?

Innanzitutto la norma UNI ISO 45001 si inserisce in un lungo percorso sul fronte delle linee guida e delle norme tecniche. Nel 2001 in Italia vengono pubblicate le “Linee guida per un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSL) redatte da UNI, Inail e altre associazioni datoriali e sindacali, che avviano in Italia un importante percorso di sensibilizzazione sul tema favorendo la diffusione della certificazione BS OHSAS 18001. Già dal 2007 la BS OHSAS 18001 viene adottata in molti paesi, ma il processo di globalizzazione ha reso necessaria una norma internazionale, emanata da  ISO. La UNI ISO 45001 recepisce i principi della BS OHSAS 18001 e delle Linee guida SGSL, ma presenta anche elementi di novità quali lo spostamento dell’attenzione dalla sicurezza alla gestione dei processi, l’approccio basato sul rischio, lanalisi del contesto, il coinvolgimento della leadership. Inoltre, aspetto fondamentale, rafforza i processi di consultazione e partecipazione dei lavoratori, che acquistano un ruolo ancora più centrale, equiparato a quello della leadership. Un approccio, questo, che ho personalmente sostenuto durante i lavori ai tavoli ISO per la redazione della norma. Sono infatti convinto che l’attiva partecipazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti sia imprescindibile per l’individuazione dei pericoli occulti e della gestione generale della sicurezza. Un’altra novità è una maggiore regolamentazione degli appalti e dei servizi in outsourcing, ambiti nei quali purtroppo gli infortuni sono frequenti. Infine, viene promossa l’integrazione dei sistemi di gestione che rappresenta un vantaggio per le imprese in termini di efficienza organizzativa ed efficacia delle azioni di prevenzione. L’adozione di un SGSL e la sua certificazione accreditata sono strumenti fondamentali a supporto delle aziende nella gestione di aspetti delicati come la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, in un contesto internazionale in continua evoluzione.

 

Quali sono le prospettive future?

Emerge in maniera sempre più chiara che la visione integrata dei sistemi di gestione rappresenta la sfida del prossimo futuro per le imprese e per il sistema dell’accreditamento. L’integrazione dei sistemi crea sinergie e valore aggiunto, favorisce la semplificazione della documentazione, il contenimento dei costi, l’ottimizzazione delle risorse e l’integrazione delle competenze. La UNI ISO 45001 inaugura insomma un percorso lungo ed entusiasmante da non considerarsi concluso, bensì l’avvio per le aziende di nuovi scenari e opportunità di miglioramento delle politiche di prevenzione, che consentiranno di contrastare in maniera sempre più efficace il fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali.