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Settore arredo, prove di laboratori: mobili sicuri e di qualità a tutela di consumatori e ambiente

Notizia
06 giugno 2018

In Italia alcuni laboratori accreditati da Accredia, secondo la UNI CEI EN ISO/IEC 17025, effettuano prove sui mobili e sui loro componenti, analisi chimiche e fisico-meccaniche a vantaggio sia degli utilizzatori finali sia dell'ambiente.

Quando si acquista un mobile, nella maggior parte dei casi, ci si lascia guidare dal senso estetico o dalla praticità. In genere il colore, il tessuto, le dimensioni guidano la scelta all’acquisto. Ma al di là del design, i complementi di arredo devono possedere dei requisiti di sicurezza a tutela del consumatori.

Quando un arredo si definisce sicuro? Quando soddisfa determinati requisiti di sicurezza relativi alla sua destinazione d’uso e quando è privo di potenziali sostanze dannose per l’utilizzatore e per l’ambiente.

Oggi esistono in Italia alcuni laboratori di prova accreditati da Accredia secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, che effettuano prove sugli arredi e sui loro componenti. Analisi chimiche delle materie prime, controllo qualità di pelli e tessuti, verifica prestazionale dei diversi componenti sono solo alcuni dei diversi test finalizzati a garantire il miglioramento della sicurezza, della qualità e dell’affidabilità dei prodotti, a vantaggio sia degli utilizzatori finali sia dell’ambiente. Ecco dunque che, per verificare la sicurezza dei materiali, vengono eseguiti test come:

  • l’emissione di formaldeide;
  • il contenuto di sostanze pericolose;
  • le emissioni di composti organici volatili;
  • resistenza al calore.

Altre prove come la resistenza agli agenti esterni, la stabilità, le prove di urto, hanno la finalità di assicurare la funzionalità e prevenire difettosità in fase di utilizzo.

Oltre alla salute del consumatore, il settore pone la massima attenzione anche all’ambiente, infatti la crescente attenzione all’ecosostenibilità ha portato i consumatori a cercare, ed i produttori a produrre, mobili eco-friendly.

Sempre più spesso vengono utilizzati legni provenienti da foreste gestite in maniera corretta e responsabile e certificate in conformità allo standard di Certificazione Forestale PEFC, accreditato da Accredia. Questo tipo di gestione garantisce il taglio degli alberi nel rispetto della loro naturale ricrescita, prevede programmi di rimboschimento mirati, tutela la biodiversità e la conservazione dell’ecosistema.

Un’altra scelta ecosostenibile è quella di utilizzare legno di recupero proveniente dallo smaltimento di altri mobili o prodotti legnosi risparmiando energia, migliorando lo stato qualitativo dell’aria e al contempo evitando gli sprechi. Già eccellenza mondiale della green economy, il settore del legno-arredo contribuisce in modo massiccio allo sviluppo dell’economia circolare, sistema che punta a ripensare il modello di economia tradizionale, tipicamente detto lineare (produco-consumo-dismetto), riciclando, trasformando, reindirizzando i materiali legnosi nella catena produttiva. Oltre l’80 per cento dei mobili italiani, infatti, è realizzato con legno riciclato.

Se si pensa che il settore fattura 41,5 miliardi di cui il 38% derivante dalle esportazioni, si capisce l’importanza di una pronta risposta dei produttori all’attenzione dei consumatori verso le tematiche ambientali e economiche.