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Certificazione ISO 14001 e ISO 9001, un’efficace risposta alle nuove esigenze delle imprese

Pillole di Osservatorio
29 ottobre 2018

In un momento di rilancio dell’economia, le novità per la strategia e il posizionamento sul mercato delle imprese introdotte dalle edizioni 2015 delle norme di certificazione di sistemi di gestione più diffuse al mondo, le uniche valide dal 15 settembre 2018.

Certificare sotto accreditamento il proprio sistema di gestione per la qualità a norma UNI EN ISO 9001, e ambientale secondo lo standard UNI EN ISO 14001, costituisce per l’impresa un’opportunità di crescita e i vantaggi derivanti dalla certificazione investono molteplici aspetti dell’attività aziendale. Grazie a una visione approfondita dei processi interni, vengono individuati eventuali punti deboli nell’organizzazione e, attraverso gli specifici obiettivi di efficienza che il sistema di gestione chiede di definire, viene sviluppata una dinamica virtuosa che tende al miglioramento continuo.

L’efficienza organizzativa portata dalla certificazione dei sistemi di gestione qualità e ambiente deriva anche e soprattutto dal coinvolgimento dei diversi livelli dell’organizzazione nel raggiungimento di un obiettivo comune e dalla standardizzazione di gran parte delle procedure interne.

In più, i sistemi di gestione determinano uno stimolo a innovare attraverso l’attivazione di nuovi investimenti. Certificare il sistema di gestione ambientale, inoltre, favorisce il miglioramento della reputazione e delle relazioni con gli stakeholder, con effetti positivi sul posizionamento competitivo dell’impresa e garantendo l’accesso a nuovi mercati.

 


Diffusione e trend dei sistemi di gestione per la qualità e ambientale


La certificazione del sistema di gestione secondo gli standard ISO 9001 e ISO 14001 ha dunque un valore strategico elevato per le imprese. Non è un caso che siano ancora oggi tra le certificazioni più diffuse in Italia. A giugno 2018, i 95 organismi accreditati per la certificazione dei sistemi di gestione per la qualità avevano certificato circa 122mila siti aziendali, mentre i 40 organismi competenti per l’accreditamento dei sistemi di gestione ambientale ne avevano certificati poco meno di 22mila.

Anche dall’analisi della ISO Survey, condotta annualmente da ISO (International Organization for Standardization) per rilevare la diffusione delle certificazioni dei sistemi di gestione in tutto il mondo, l’Italia è prima in Europa e seconda nel mondo per numero di certificati validi per le norme ISO 9001 e ISO 14001.

I sistemi di gestione per la qualità e l’ambiente sono quindi da lungo tempo e per moltissime aziende italiane un obiettivo prioritario, e il loro mercato, soprattutto per quanto riguarda la UNI EN ISO 9001, si trova in una fase di maturità del proprio ciclo di vita, dove il trend annuale dei siti certificati dimostra tale tendenza.

In questo contesto la necessità di sistemi di gestione ancor più rispondenti alle esigenze delle imprese diventa un’opportunità di business anche per il settore della certificazione.

 


Le nuove edizioni 2015 delle UNI EN ISO 9001 e 14001


Dal 15 settembre scorso sono valide solo le nuove edizioni 2015 delle norme di sistema di gestione per la qualità e ambientale, a cui le imprese hanno dovuto adeguare le precedenti certificazioni UNI EN ISO 9001:2008 e 14001:2004. Si è infatti concluso il transitorio fissato da IAF (International Accreditation Forum), che ha disposto un’unica scadenza per le aziende certificate ISO 9001 e ISO 14001 di tutto il mondo.

La nuova ISO 9001:2015, dando particolare risalto al cliente-impresa si muove in una direzione di business, cercando di soddisfare le esigenze della clientela e sforzandosi di superarne le aspettative. Viene così assolto il compito, necessario, di far percepire alle imprese, anche quelle di ridotte dimensioni, che la certificazione è un valore, uno strumento strategico capace di dare un contributo importante al miglioramento dell’efficienza aziendale.

I concetti e i principi descritti nella norma danno alla Direzione la capacità di vincere le sfide presentate da un contesto economico profondamente diverso da quello di appena qualche decennio fa, caratterizzato da rapidi cambiamenti portati da una maggiore integrazione dei mercati rispetto al passato.

Con riferimento alla ISO 14001:2015 viene posta particolare attenzione al costante miglioramento delle prestazioni ambientali dell’organizzazione stessa. Quale novità rispetto alla precedente edizione della norma, l’organizzazione viene chiamata ad analizzare i “fattori” che incidono sulla sua capacità di ottenere quanto stabilito. I fattori comprendono certamente le condizioni ambientali e le loro variazioni, ma devono essere considerati anche il contesto tecnologico, finanziario, politico, sociale, ecc.

Come per la nuova UNI EN ISO 9001:2015 anche per il sistema di gestione ambientale, viene affermato con forza il ruolo trainante dell’Alta Direzione dell’organizzazione. Una novità interessante è costituita dall’obbligo per l’Alta Direzione di sostenere i ruoli gestionali, coinvolti a vario titolo nel funzionamento del sistema di gestione, nell’affermare a loro volta la propria “leadership”. Partendo da tali considerazioni, le nuove norme promuovono un approccio organico e dinamico che porti l’organizzazione certificata a creare valore.

Le imprese hanno dunque condotto questo percorso di adeguamento con il supporto degli organismi accreditati che dal 15 marzo scorso hanno dovuto programmare le verifiche per la prima certificazione, le sorveglianze o i rinnovi, solo secondo le nuove norme.

A oggi il tasso di transizione dei siti certificati per le nuove norme è pari al 93% per la UNI EN ISO 9001:2015 e al 97% per la UNI EN ISO 14001:2015. Percentuali in linea con quanto rilevato a livello mondiale: 93 % per la ISO 9001, e 94% per la ISO 14001. A pochi mesi dalla scadenza si tratta di un segnale positivo per le imprese italiane.