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Sentenza TAR, la giurisprudenza riconosce il ruolo dell’Ente unico

Notizia
01 marzo 2019

Due sentenze a favore, emesse dal Tribunale del Lazio e della Sicilia, attestano la correttezza dell’operato di Accredia, basato sul Regolamento europeo 765/2008 e dimostrano la continua e costante collaborazione con i Ministeri.

Laddove i numeri non bastassero a dimostrare la crescita delle certificazioni accreditate, testimonianze importanti del valore dell’accreditamento di Accredia in Italia, arrivano anche dalla giurisprudenza. Le due sentenze emesse dal Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio e da quello per la Sicilia, hanno infatti ribadito il ruolo di Accredia come Ente Unico nazionale di accreditamento, incaricato di qualificare gli organismi di certificazione e ispezione e i laboratori di prova e taratura per garantire la circolazione di beni e servizi di qualità.

 


Sentenza Tar Lazio


Lo scorso dicembre, il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha respinto il ricorso proposto da alcuni organismi di certificazione che richiedevano l’annullamento dell’atto denominato “Addendum alla Convenzione del 6 luglio 2017”, sottoscritto il 26 settembre 2017 tra il Ministero dello Sviluppo Economico e Accredia. Con questo atto, il Ministero ha affidato ad Accredia il compito di rilasciare accreditamenti, in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17020, agli organismi incaricati di svolgere attività ispezione ai sensi del DPR 462/2001, sugli impianti di messa a terra, e sanciva l’accreditamento rilasciato da Accredia come prerequisito obbligatorio per il rilascio dell’abilitazione ministeriale.

La sentenza ha ribadito che l’operato di Accredia si basa sul Regolamento (CE) 765/2008 del 9 luglio 2008 che ha stabilito norme in materia di accreditamento e di vigilanza del mercato per quanto riguarda la commercializzazione dei prodotti. Ruolo “confermato” anche dal Ministero dello Sviluppo Economico che, con il DM del 22 dicembre 2009, ha designato Accredia quale Ente Unico nazionale di accreditamento.

 


Sentenza Tar Sicilia


Vicenda analoga in Sicilia, dove il 6 ottobre 2017 il Tribunale siciliano aveva ribaltato la sentenza del Tar (ordinanza n. 951/2017), che aveva accolto in sede cautelare il ricorso di un laboratorio siciliano (Analisi G. Caracciolo S.r.l) di analisi su prodotti alimentari. Il laboratorio aveva chiesto l’annullamento del Decreto Regionale del 9 marzo 2017 con il quale era stato escluso dall’elenco dei laboratori autorizzati, perché non accreditato da Accredia, sostenendo di essere in possesso di un certificato di accreditamento rilasciato dalla Perry Johnson Laboratory Accreditation Inc., Ente di accreditamento avente sede negli Stati Uniti d’America.

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa aveva invece accolto l’appello di Accredia, avvalendosi di quanto indicato sempre nel Regolamento europeo 765/2008. Il provvedimento, tra la altre cose, stabilisce che per ogni Paese ci sia un solo Ente di accreditamento. L’Ente deve inoltre essere membro dell’organismo europeo EA (European co-operation for accreditation), riconosciuto dalla Commissione europea e deve aver superato con successo le valutazioni inter pares per garantire agli Stati membri l’equivalenza dei servizi prestati. Il Regolamento, come si legge agli articoli 6 e 7, obbliga i soggetti interessati a rivolgersi “all’organismo nazionale di accreditamento dello Stato membro in cui sono stabiliti” e non a un Ente di un Paese terzo.

“Entrambe le sentenze sono un importante riconoscimento per il nostro lavoro – fa sapere Filippo Trifiletti, Direttore Generale dell’Ente Unico di Accreditamento – . Il nostro operato si basa su un Regolamento comunitario, pietra miliare per lo sviluppo dell’accreditamento e su una collaborazione continua e costante con la Pubblica Amministrazione, come nel caso del Ministero dello Sviluppo Economico, che delega ad Accredia sempre di più attività. Sapere che anche la giurisprudenza riconosca questo ruolo di Ente Unico in Italia – conclude Trifiletti – ci spinge a lavorare sempre di più per garantire un mercato in cui circolino solo prodotti e servizi di qualità.”