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Sviluppo sostenibile delle comunità, la certificazione accreditata secondo la ISO 37101

Notizia
29 aprile 2019

Al via l'accreditamento al servizio delle comunità sostenibili, dai distretti industriali ai parchi naturali, che vogliono migliorare la loro resilienza e capacità di adattamento al contesto economico, sociale e ambientale.

Un nuovo accreditamento, per la certificazione delle organizzazioni pubbliche e private che scelgono di promuovere la crescita sostenibile delle loro comunità di riferimento, come distretti industriali, turistici, enti territoriali, parchi naturali. Imprese private e pubbliche amministrazioni possono infatti certificare sotto accreditamento il sistema di gestione in base alla ISO 37101 “Sviluppo sostenibile nelle comunità”, una norma tecnica a supporto di una strategia aziendale di sviluppo sostenibile che tenga in considerazione il contesto economico, sociale e ambientale in cui opera la comunità.

La certificazione accreditata secondo la ISO 37101 risponde alle richieste globali sempre più urgenti in materia di sostenibilità, affrontate per la prima volta con l’Agenda 21, nel corso della Conferenza dell’ONU del 1992, che definiva un piano d’azione complessivo per le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile (la dimensione economica, sociale ed ambientale). Principi ripresi successivamente nell’Agenda 2030 del 2015 e nel programma dei 17 Sustainable Development Goals, in cui la certificazione si inserisce per il suo contributo al raggiungimento dell’obiettivo #11 Sustainable cities and communities.

Rilasciata da organismi accreditati secondo la UNI CEI EN ISO/IEC 17021-1, la certificazione del sistema di gestione sostenibile attesta la capacità di adattamento e di resilienza della comunità non in funzione di indicatori di sostenibilità fissi e predeterminati, ma nel rispetto delle risorse, dei limiti e dei bisogni dello specifico contesto territoriale. Questo può essere definito sulla base di caratteristiche e obiettivi di crescita, quali la conservazione e il miglioramento dell’ambiente, l’uso responsabile delle risorse, la coesione della comunità, la governance, l’innovazione, la salute e sicurezza della comunità, l’identità culturale.

La certificazione diventa così un’efficace strategia di sviluppo sostenibile che stabilisce le modalità, i processi e i piani d’azione che una comunità deve compiere per raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità, e si pone come uno strumento concreto per affrontare fenomeni complessi, come la rapida urbanizzazione, che hanno un impatto rilevante sulle comunità, per esempio in termini di consumo energetico, emissioni di Co2, fornitura di acqua potabile fino alla sanità pubblica.

Inoltre, contribuisce a generare un confronto interno ai gruppi sociali, finalizzato al consenso sulla sostenibilità e la responsabilità sociale, migliorando così l’ambiente locale, creando contesti più favorevoli ai cittadini e costruendo una comunità in grado di prevenire al meglio e adattarsi ai disastri naturali, alle crisi economiche e ai cambiamenti climatici. L’accento viene dunque posto sulla collettività, “mezzo” privilegiato per la realizzazione dello sviluppo sostenibile della società nel suo insieme.

La certificazione secondo la norma ISO 37101 può essere richiesta da qualunque organizzazione, pubblica o privata, con o senza scopo di lucro, che abbia la capacità di aggregare soggetti per l’obiettivo comune della sostenibilità (come i consorzi di viticoltori o di produttori agricoli, distretti industriali, enti territoriali, parchi naturali o aree protette, distretti turistici). Come tutti i sistemi di gestione, è basata sul ciclo “Plan-Do-Check-Act”, per cui gli utilizzatori devono regolarmente e periodicamente verificare i loro obiettivi e le loro strategie al fine di garantire che siano costantemente aggiornati, in un’ottica di miglioramento continuo.

Per certificare i sistemi di gestione per lo sviluppo sostenibile delle comunità, gli organismi già accreditati secondo la ISO/IEC 17021-1 possono fare domanda di estensione senza aver mai rilasciato dei certificati in questo schema. Accredia condurrà una verifica annuale in sede per valutare la conformità ai requisiti della norma di accreditamento.

Per calcolare i tempi di verifica per il rilascio della prima certificazione vengono considerati diversi aspetti tra cui: il numero di personale effettivo, interno ed esterno all’organizzazione, la dimensione della comunità, il rischio intrinseco derivante dalla natura dell’organizzazione. Durante le successive verifiche di sorveglianza per il mantenimento della certificazione, viene valutato anche il livello di maturità dell’organizzazione, intesa come il posizionamento rispetto al piano di miglioramento della sostenibilità.