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Relazione annuale 2018, tra numeri in crescita e nuove attività in cantiere

Notizia
21 giugno 2019

Aumenta il numero degli accreditamenti rilasciati da Accredia e cresce la fiducia del mercato e delle istituzioni nel Sistema Qualità Italia. Conferme da settori come agroalimentare e sicurezza sul lavoro, nuove sfide dalla privacy e dalla cybersecurity.

Più di 2.000 accreditamenti detenuti da organismi e laboratori e 15.300 giornate di verifica svolte da oltre 500 ispettori in tutta Italia. I numeri di Accredia, presentati nella Relazione annuale 2018 fotografano uno scenario in evoluzione, quello del sistema Qualità Paese, di cui l’accreditamento è strumento strategico.

 


I numeri della qualità


Le attività di verifica, aumentate in tutti e tre i Dipartimenti, hanno superato le 15mila giornate, con un incremento annuale medio del 6%, per complessivi 2.059 accreditamenti rilasciati a organismi e laboratori. Segnali importanti per l’Ente Unico italiano di accreditamento che ha visto aumentare il ritmo delle giornate in modo maggiore rispetto al numero degli accreditamenti (nel periodo 2010-2018, le prime sono cresciute del 75%, i secondi del 48%), dimostrando che oggi esistono organismi di valutazione della conformità più grandi, più strutturati e perciò capaci di rispondere meglio alle sollecitazioni di un mercato sempre più complesso e in continua evoluzione.

A fine 2018, sono stati oltre 106.500 i certificati per i sistemi di gestione (qualità, ambiente, sicurezza sul lavoro, delle informazioni, alimentare, ecc.) rilasciati dagli organismi accreditati a circa 140mila siti aziendali pubblici e privati. Senza dimenticare un altro dato significativo che riguarda il fatturato complessivo degli organismi nel 2017, derivante dalle attività di certificazione, ispezione e verifica svolte sotto accreditamento, che ha raggiunto i 431 milioni di euro.

 


I settori in evoluzione


Un settore che ha registrato un impegno significativo del Dipartimento Certificazione e Ispezione è stato quello della privacy, con la partecipazione al tavolo di lavoro UNI per l’elaborazione della Prassi di Riferimento UNI 43:2018, che riguarda la gestione dei dati personali in ambito ICT secondo il Regolamento UE 679/2016 (GDPR), e l’avvio dello schema di certificazione del Data Protection Officer (DPO) in base alla norma UNI 11697:2017.

Novità che confermano la competenza di Accredia nel settore privacy, maturata con le attività di accreditamento avviate da tempo per le certificazioni in conformità agli schemi proprietari SGCMF©10002:2018, sugli archivi medici, e ISDP©10003:2018, sui processi per la tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali secondo il GDPR.

La certificazione accreditata ha avuto un ruolo da protagonista anche in un altro contesto di rilevanza pubblica, la salute e sicurezza sul lavoro, che ha visto il recepimento della prima norma internazionale per i sistemi di gestione, la UNI ISO 45001, per la quale hanno cominciato la transizione le imprese e organizzazioni pubbliche già certificate secondo la BS OHSAS 18001.

Anche nella Legge di Bilancio 2018, in cui è stata confermata la misura dell’iperammortamento a sostegno del piano “Industria 4.0”, è stato ribadito il ruolo di garanzia della certificazione accreditata per l’ottenimento dei vantaggi fiscali previsti.

Nel corso del 2018, inoltre, Accredia ha contribuito allo sviluppo dell’accreditamento in aree di grande interesse per il consumatore come la produzione biologica e il benessere animale. Così come per i prodotti a marchio DOP, IGP e STG, nel mercato vitivinicolo e biologico, settore in cui le attività di valutazione sono aumentate di circa 10 giornate.
 


I Dipartimenti di Accredia


Con 644 accreditamenti rilasciati a 365 organismi di certificazione, ispezione e verifica, il Dipartimento Certificazione e Ispezione ha registrato un notevole incremento rispetto al 2017. Così come il Dipartimento Laboratori di taratura che ha portato a 189 i soggetti accreditati, di cui 188 svolgono tarature di strumenti e apparecchiature, e 5 la produzione di materiali di riferimento. A livello territoriale, i laboratori di taratura accreditati sono concentrati nelle regioni del Nord, in particolare Lombardia (37%) e Piemonte (17%), ma percentuali interessanti si riscontrano anche in Toscana e Lazio (6,9%).

Numeri in crescendo anche per le attività di valutazione del Dipartimento Laboratori di prova, con un incremento rispetto al 2017 di 92 pratiche, che hanno riguardato i laboratori di prova (1.197) e medici (11) e gli organizzatori di prove valutative interlaboratorio (14). In particolare, è raddoppiato il volume delle attività di primo accreditamento, passate da 48 a 89, su un totale di 1.334 pratiche gestite comprensive di verifiche per riaccreditamenti, sorveglianze, estensioni e suppletive.
La maggior parte dei laboratori opera nelle regioni settentrionali, come Lombardia (il 16,1% delle prove accreditate), Veneto (10,9%) ed Emilia Romagna (10,2%).

 


Le attività in cantiere


Un tema di lavoro importante per Accredia nei prossimi mesi sarà quello legato agli appalti pubblici per quanto riguarda le valutazioni di conformità, dalle certificazioni alle prove alle tarature, utilizzate come requisito nei bandi di gara.

L’obiettivo è quello di coniugare la semplificazione amministrativa con la corretta applicazione della normativa tecnica di settore. In particolare, Accredia assumerà un ruolo attivo, intensificando le attività sinora svolte, con la creazione di un apposito sportello bandi, di prossima apertura sul sito web istituzionale. Unitamente alla realizzazione di un articolato piano di formazione per le stazioni appaltanti, in collaborazione con UNI e altri soci e stakeholder, per fornire loro il know how adeguato al fine di un corretto richiamo della normativa tecnica, dell’accreditamento e delle valutazioni di conformità nei bandi di gara.

Con lo stesso impegno, Accredia giocherà un ruolo importante anche per l’attuazione del Regolamento Privacy e del relativo D. Lgs. 101/2018, nei quali è previsto che sia l’Ente unico a rilasciare gli accreditamenti per gli organismi di certificazione che intendono operare in conformità agli artt. 42 e 43 del Regolamento europeo, rafforzando la collaborazione con il Garante Nazionale.

Sarà seguito con grande interesse anche il tema dei nuovi strumenti informatici, con particolare riguardo alla Blockchain, per i benefici che potrebbe apportare alla tracciabilità dei processi o dei prodotti, e alla Cybersecurity le cui regole prevedono già un richiamo all’accreditamento delle valutazioni di conformità per garantire strumenti in grado di affrontare la minaccia degli attacchi informatici.