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Etilometri, strumenti affidabili solo se tarati da laboratori accreditati

Notizia
12 luglio 2019

Una recente sentenza del Tribunale di Forlì conferma l’accreditamento quale unica garanzia di attendibilità degli etilometri: solo la taratura periodica svolta dai laboratori accreditati assicura misurazioni oggettive a tutela dei cittadini.

I risultati ottenuti dai test effettuati mediante etilometro possono essere ritenuti affidabili solo se l’apparecchio è stato sottoposto ai controlli di un centro di taratura accreditato. E’ quanto sancito dal Tribunale Penale di Forlì, che con sentenza dell’8 febbraio scorso (241/2019) ha definito le verifiche periodiche di taratura quale unica attestazione del corretto funzionamento dell’etilometro ai fini dell’accertamento dello stato di ebbrezza.

Un pronunciamento importante, con il quale viene ulteriormente riconosciuto il ruolo dell’accreditamento per la salvaguardia della salute e degli interessi pubblici, nel rispetto degli standard internazionali di sicurezza e controllo, in un settore di significativa rilevanza sociale come quello della sicurezza stradale.

Il Tribunale romagnolo ha infatti ribadito quanto affermato dalla Corte Costituzionale relativamente agli autovelox nella sentenza (113/2015) che affermava la parziale illegittimità del Codice della strada, nella parte in cui non veniva prevista la taratura annuale di autovelox e tutor (art. 45, comma 6 del D.Lgs. 285/1992). Principio confermato dalla sentenza (9645/2016) della Corte di Cassazione che ha riconosciuto il diritto del cittadino, a cui venga contestato il reato di violazione dei limiti di velocità su strada, di essere sottoposto a sanzione solo nel caso in cui la misurazione della velocità sia eseguita con strumentazione regolarmente tarata.

In qualità di strumento di misura, l’etilometro, come l’autovelox, è soggetto a fenomeni di obsolescenza e deterioramento che ne possono compromettere l’attendibilità. Per evitare rischi di inaffidabilità e alterazioni dei valori, la giurisprudenza ha quindi affermato l’obbligo del controllo della taratura delle apparecchiature sia nella fase di messa in esercizio sia a intervalli periodici.

L’evidenza del controllo è data dal certificato di taratura rilasciato da un laboratorio accreditato, perché offre al cittadino, al mercato e alle istituzioni, le garanzie di terzietà e indipendenza di giudizio di un operatore competente. Assicura inoltre che lo strumento è in grado di fornire misure oggettive, regolarmente controllate da Accredia attraverso il meccanismo della sorveglianza periodica sull’attività dei laboratori di taratura.

La sentenza del Tribunale di Forlì rappresenta un importante riconoscimento dell’accreditamento quale strumento per assicurare al mercato l’oggettività e l’efficacia dei servizi di misurazione, e apre nuovi scenari per i laboratori di taratura accreditati, grazie all’aumento dei controlli periodici e alle prospettive di crescita degli operatori specializzati.