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Servizio europeo di telepedaggio e riorganizzazione del MISE

Punto Normativo
18 novembre 2021

Disposizioni che interessano l’Infrastruttura per la Qualità:

  • Interoperabilità dei sistemi di telepedaggio – D.Lgs. 153/2021
  • Riorganizzazione del MISE – DPCM 149/2021

 


D.Lgs. 153/2021 – Attuazione della Direttiva UE per l’interoperabilità dei sistemi di telepedaggio stradale


E’ entrato in vigore il 6 novembre, giorno della pubblicazione (GU n. 256 del 6 novembre) il D.Lgs. 153/2021 “Attuazione della direttiva (UE) 2019/520 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 marzo 2019, concernente l’interoperabilità dei sistemi di telepedaggio stradale e intesa ad agevolare lo scambio transfrontaliero di informazioni sul mancato pagamento dei pedaggi stradali nell’Unione.”

Il servizio europeo di telepedaggio, in acronimo SET, permette di effettuare a distanza le operazioni di pagamento elettronico dei pedaggi nei settori del SET, grazie a una sola apparecchiatura di bordo e stipulando un unico abbonamento. Il SET quindi facilita la circolazione dei veicoli per il trasporto di merci e persone, riduce la congestione sulla rete stradale europea e migliora l’impatto della circolazione dei veicoli sull’ambiente.

L’apparecchiatura per il telepedaggio deve possedere la marcatura CE, e, in Italia, il Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibili richiede che gli organismi notificati che effettuano le verifiche delle apparecchiature, siano in possesso di accreditamento Accredia. La notifica degli organismi di certificazione è disciplinata dal Decreto all’art. 17.

I requisiti richiesti dal nuovo quadro normativo per gli organismi coinvolti nelle verifiche delle apparecchiature e i requisiti per le apparecchiature stesse, sono contenuti in due provvedimenti europei:

  • Regolamento di Esecuzione (UE) 2020/204 “relativo agli obblighi specifici dei fornitori del servizio europeo di telepedaggio, al contenuto minimo della dichiarazione relativa ai settori del servizio europeo di telepedaggio, alle interfacce elettroniche e alle prescrizioni per i componenti di interoperabilità e che abroga la decisione 2009/750/CE”
  • Regolamento delegato (UE) 2020/203 “relativo alla classificazione dei veicoli, agli obblighi degli utenti del servizio europeo di telepedaggio, alle prescrizioni per i componenti di interoperabilità e ai criteri minimi di ammissibilità per gli organismi notificati”

Tali requisiti, dal 20 ottobre scorso, sono stati recepiti da Accredia nelle procedure di certificazione e di accreditamento applicate ai fini della marcatura CE dei dispositivi di telepedaggio.

Il Decreto prevede che entro sei mei dall’ entrata in vigore, il Ministero delle Infrastrutture stipuli l’apposito Protocollo d’intesa con Accredia: in realtà si dovrà procedere solo al rinnovo del Protocollo già in atto sulla base della precedente normativa, già previsto nel primo quadrimestre del 2022.

 


DPCM 149/2021 – Riorganizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico


E’ entrato in vigore il 14 novembre scorso il “Regolamento di organizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico” pubblicato con il DPCM 149/2021 (GU n. 260 del 30 ottobre).

Il Decreto prevede la riduzione delle direzioni generali del Ministero da dodici a nove, contrazione dovuta anche al trasferimento delle competenze sull’energia al Ministero della Transizione Ecologica. La riorganizzazione tocca in minima parte le competenze del Ministero relative alle attività di accreditamento.

La novità riguarda la vigilanza sull’Ente di accreditamento, che viene attribuita alla “Direzione generale per la vigilanza sugli enti cooperativi e sulle società” (art. 11, comma 1, lett. m)) e non è più esplicitamente citata nelle attribuzioni del Segretariato generale. La Direzione generale per la vigilanza sugli Enti cooperativi e sulle società avrà anche la “gestione di tutte le attività da realizzare per l’attuazione dei progetti di riforma e investimento previsti dal PNRR nelle materie di competenza”.

Rimane invece alla “Direzione generale per il mercato, la concorrenza, la tutela del consumatore e la normativa tecnica”, l’esercizio di “Autorità nazionale italiana per l’accreditamento e Punto di contatto con la Commissione europea ai sensi dell’articolo 4, comma 2, della legge 23 luglio 2009, n. 99,” e lo svolgimento di “ulteriori attività demandate al Ministero dalla medesima legge e controllo su Ente italiano di accreditamento (ACCREDIA)” (art. 10 comma 1, lett. s)).

Identiche anche le funzioni in tema di accreditamento attribuite alla “Direzione generale per le tecnologie delle comunicazioni e la sicurezza informatica – Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione” che tiene i rapporti con Accredia ai fini della marcatura CE delle apparecchiature radio, affidata a organismi notificati preventivamente accreditati.

Le direzioni generali nel nuovo assetto:

  1. Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI
  2. Direzione generale per la tutela della proprietà industriale – Ufficio italiano brevetti e marchi
  3. Direzione generale per gli incentivi alle imprese
  4. Direzione generale per le tecnologie delle comunicazioni e la sicurezza informatica – Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione
  5. Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali
  6. Direzione generale per la riconversione industriale e grandi filiere produttive
  7. Direzione generale per il mercato, la concorrenza, la tutela del consumatore e la normativa tecnica
  8. Direzione generale per la vigilanza sugli enti cooperativi e sulle società
  9. Direzione generale per le risorse, l’organizzazione, i sistemi informativi e il bilancio