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Accredia in audizione alla Camera sul nuovo Codice dei contratti pubblici

Notizia
25 gennaio 2023

L’Ente di accreditamento ha partecipato alle audizioni avviate nell'ambito dell'analisi dello schema di Decreto Legislativo di riforma del Codice dei contratti pubblici, predisposto dal Consiglio di Stato e approvato dal Consiglio dei Ministri.

Lo scorso 23 gennaio, Accredia ha preso parte all’audizione alla Camera nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo recante il nuovo Codice dei contratti pubblici, che si è tenuta presso l’VIII Commissione  (Ambiente, Territorio e Lavori pubblici).

Come ha spiegato il Direttore Generale Filippo Trifiletti, il nuovo Codice riconosce il positivo contributo delle valutazioni della conformità accreditate, così come il ruolo di Accredia, in qualità di Ente Unico italiano di accreditamento. A riprova di ciò, lo schema di decreto prevede che il Servizio tecnico centrale, per lo svolgimento di alcune funzioni, possa avvalersi della collaborazione dell’Ente Unico, mediante apposite convenzioni.

Per questo motivo, gli spunti di riflessione che Accredia ha offerto alla Commissione intendono aprire in maniera proattiva un fronte di dialogo con il Legislatore e ogni Istituzione competente, al fine di migliorare i riferimenti alle certificazioni accreditate nel testo in esame.

E’ stato evidenziato che, in base a quanto disposto dal Regolamento CE 765/2008, Accredia svolge una funzione di pubblico interesse, a tutela delle imprese e dei cittadini. Inoltre la sua attività è conforme ai più alti standard europei di qualità, che vengono periodicamente verificati da EA (European co-operation for Accreditation).

Tuttavia, alcune norme presenti nello schema di decreto, pur richiamando espressamente le certificazioni accreditate, necessitano di opportune modifiche al fine di ridurre i possibili contenziosi. A titolo esemplificativo, il riferimento al Regolamento CE 765/2008 andrebbe sempre richiamato quando si cita l’accreditamento.

Accredia ha anche sottolineato che alcune certificazioni accreditate, elencate puntualmente nel corso dell’audizione, potrebbero essere utilizzate dalle stazioni appaltanti, per migliorare le proprie performance – attraverso la  certificazione dei sistemi di gestione e delle persone – e per qualificare gli operatori economici.

Nel corso dell’audizione è stato offerto un focus sulle Banche Dati Accredia, uno strumento ormai consolidato al servizio delle istituzioni, delle imprese e dei consumatori. Il database registra tutti i certificati di accreditamento rilasciati dall’Ente agli organismi di valutazione della conformità (organismi di certificazione, ispezione e verifica e laboratori di prova e di taratura); quelli delle certificazioni di sistemi di gestione rilasciate sotto accreditamento a organizzazioni pubbliche e private, nonché alcune tipologie di certificazioni conseguite da talune categorie di professionisti non regolamentati e aziende produttrici di beni e fornitrici di servizi.

In materia di interoperabilità tra Banche Dati di soggetti diversi, è stato ricordato anche il recente accordo tra ANAC e IAF (International Accreditation Forum) che riguarda l’utilizzo del database IAF CertSearch per la verifica dei certificati rilasciati da organismi accreditati secondo la norma ISO/IEC 17021-1 per certificare i sistemi di gestione.

La Pubblica Amministrazione, ha infine evidenziato Trifiletti,  riconosce e valorizza il ruolo delle certificazioni rilasciate sotto accreditamento. Un esempio virtuoso è la Prassi di Riferimento UNI PdR 125:2022 sviluppata per certificare i sistemi di gestione della parità di genere, con l’obiettivo di contribuire ad arginare il gender gap in ambito lavorativo. Così come l’esperienza di alcune Pubbliche Amministrazioni, come la Provincia autonoma di Trento, impegnate a sviluppare specifici progetti di PdR per qualificare le stazioni appaltanti.