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Infrastruttura per la Qualità: Italia 8° nella classifica mondiale

Pillole di Osservatorio
31 gennaio 2023

Lo studio internazionale “GQII Report 2021: Tends, Comparision & Use of Data”, che considera i differenti elementi dell’Infrastruttura per la Qualità, ne misura il grado di sviluppo in 184 Paesi nel mondo e conferma la posizione di leader dell’Italia.

L’Infrastruttura per la Qualità (IQ) è il quadro istituzionale di riferimento di qualsiasi forma di integrazione economica teso a sviluppare le regole necessarie ad assicurare e dimostrare ai mercati la qualità di prodotti e servizi. Gli elementi dell’IQ – metrologia, normazione, valutazione della conformità e accreditamento – contribuiscono in modo sostanziale all’istituzione di aree economiche ad alta integrazione e allo sviluppo del commercio internazionale. Inoltre, promuovono attivamente la transizione ecologica delle economie e delle società attraverso i servizi accreditati (certificazioni, ispezioni, validazioni e verifiche, prove, tarature, ecc.). In funzione della crescente importanza dell’IQ in tutto il mondo, è emersa l’esigenza di avere dati e informazioni affidabili sul suo sviluppo al fine di informare Governi e Istituzioni sulle sue potenzialità.

Il progetto GQII (Global Quality Infrastructure Index) condotto dalle società di consulenza Mesopartner (Germania) e Analyticar (Argentina), con il supporto dell’Istituto Tedesco di Metrologia (PTB), proprio con il fine di diffondere la conoscenza dell’IQ e dei suoi elementi, ha portato alla realizzazione dello studio “Global Quality Infrastructure Index Report 2021. Trends, comparison, and use of data”. Lo studio, presentato a fine 2022, sviluppa e migliora le indicazioni emerse con la precedente edizione dell’indicatore (GQII 2020) e prova a descrivere una dinamica di sviluppo degli elementi dell’IQ a livello globale.

Il confronto dei dati 2021 con il 2020 mostra la crescita a livello globale di tutti gli elementi dell’IQ – Metrologia, Normazione e Accreditamento. Nonostante il cambiamento del metodo di calcolo 2020-2021 suggerisca di considerare con cautela gli incrementi registrati, la dinamica ha un’importanza particolare, considerando che il periodo di confronto coincide proprio con la pandemia Covid-19. Questa tendenza crescente dello sviluppo dell’IQ, dimostra che i suoi elementi sono centrali anche nel gestire, in emergenza, nuove esigenze di prodotti e servizi, garantendone al contempo la qualità e l’efficace funzionamento: è significativo il caso dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI).

Gli aumenti nei valori misurati per le diverse componenti dell’IQ sono altamente differenziati e vanno dal +38,9% del numero di laboratori medici [1] al +1,6% nelle capacità di taratura e misura (CMC). Nell’accreditamento, in particolare, oltre al numero dei laboratori medici, sono aumentati del +6,9% i laboratori di prova accreditati, del +14,9% gli organismi di certificazione di prodotto e del +28% gli organismi di certificazione dei sistemi di gestione.

Il legame tra il commercio internazionale e l’IQ è ormai consolidato: gli accordi commerciali bilaterali e multilaterali fanno esplicito riferimento allo strumento del mutuo riconoscimento dei servizi di valutazione della conformità accreditati; inoltre l’adozione di standard internazionali è essenziale per le attività di esportazione e importazione in tutto il mondo.

Non sorprende quindi la forte correlazione positiva tra il logaritmo naturale dei valori di export di beni e il valore dell’indicatore GQII 2021 pari a 0,91.

[1] Gli autori interpretano questa variazione positiva come un’indicazione della maggiore importanza della valutazione della conformità nel settore sanitario a seguito della pandemia COVID-19.

L’idea che le economie sviluppino la propria IQ attorno alla propria capacità di esportazione è supportata anche dai dati del “Global Quality Infrastructure Index Report 2021. Trends, comparison, and use of data”, dove Cina, USA e Germania, che sono in vetta alla classifica dei Paesi esportatori (2021), occupano le prime posizioni anche nella classifica GQII.

In termini di correlazioni tra IQ e indicatori macroeconomici, lo studio introduce una novità significativa: è verificata una relazione positiva tra il GQII 2021 e l’SDG Index [2], pari a 0,29, dove salute, energia e cura delle risorse naturali e delle persone sono solo alcune aree degli SDGs che hanno una chiara correlazione con l’IQ. In generale, possiamo dire che le economie più vicine al raggiungimento degli SDGs tendono ad avere un IQ più strutturata, senza che ciò rappresenti alcuna relazione causale.

[2] Il “SDG Index and Dashboards Report”, realizzato dalla Fondazione Bertelsmann e dal Sustainable Development Solutions Network (Sdsn), è lo studio globale di maggiore rilievo sullo stato di avanzamento di ciascun Paese rispetto agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).

La classifica generale prodotta sulla base dell’analisi degli elementi (metrologia, normazione e accreditamento) dell’IQ di 184 economie mostra una crescita decisa nelle economie avanzate, mentre un aumento contenuto delle metriche dei paesi emergenti e in via di sviluppo.

La classifica dei primi 25 Paesi nello sviluppo dell’IQ è praticamente invariata rispetto all’edizione precedente, con 24 Paesi nel gruppo Top 25 2020 che rimangono nel gruppo Top 25 2021. Ciò è in linea con l’aspettativa che la costruzione di un sistema di IQ sia un processo lungo e complesso, che coinvolge mercati e Istituzioni. La classifica GQII 2021 colloca l’Italia in 8° posizione a livello globale.

Alla luce del “GQII Report 2021: Tends, Comparision & Use of Data”, possiamo certamente affermare che il nostro Paese è tra i leader per sviluppo della propria Infrastruttura per la Qualità. Presi singolarmente gli elementi dell’IQ, l’Italia si colloca in 15° posizione nella metrologia, 5° nella normazione e 4° nell’accreditamento.