Accredia / Istituzionale / 15 anni di sfide e risultati: l’Assemblea dei Soci approva la Relazione annuale

15 anni di sfide e risultati: l’Assemblea dei Soci approva la Relazione annuale

Notizia
09 maggio 2024

Approvati il Bilancio di esercizio e la Relazione di attività, che testimonia il ruolo dell’accreditamento come strumento strategico per la crescita del Paese, a supporto di istituzioni, imprese e consumatori in tutti gli ambiti economici e sociali.

Numeri in crescita per Accredia, che confermano il ruolo dell’Ente Unico di accreditamento verso le Istituzioni e il mercato come un soggetto autorevole e indipendente, oltre al contributo dato in 15 anni di attività alla crescita delle imprese e al benessere dei cittadini.

Sono i risultati positivi del bilancio consuntivo e della Relazione annuale 2023 presentati ai Soci dell’Ente di accreditamento, che lo scorso 9 maggio si sono riuniti in Assemblea presso la sede di CNA Nazionale.

 


I risultati del 2023


Dal 2009, anno della fondazione, Accredia ha raddoppiato il numero degli accreditamenti arrivati a 2.756 alla fine del 2023, oltre agli organismi e laboratori accreditati che hanno superato quota 2.300.

“Il 2023 è stato un anno importante per l’esito positivo della verifica di peer assessment condotta dall’European Accreditation. L’Ente è stato confermato competente a rilasciare accreditamenti in tutti gli ambiti in cui si applicano le norme tecniche armonizzate – ha dichiarato il Presidente Prof. Massimo De Felice.

“Con queste solide basi, stiamo lavorando per fornire il nostro contributo alla transizione verde e digitale del Paese anche in settori innovativi, come quelli di qualifica delle dichiarazioni di sostenibilità non finanziarie delle imprese o dei sistemi di intelligenza artificiale. Sull’IA, in particolare, abbiamo avviato, insieme al Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica, il CINI, una ricerca per ribadire il ruolo di sostegno alle imprese che la certificazione accreditata può avere, di cui presenteremo i risultati in autunno.”

 


I settori in crescita


Le novità del 2023 hanno riguardato l’accreditamento degli organismi e dei laboratori in settori strategici per il Paese legati, in particolare, alla sostenibilità e alla transizione digitale, come dimostrano le certificazioni per la cybersecurity:  sono stati superati i 6.000 siti aziendali certificati, cui si aggiungono 6 laboratori accreditati per l’esecuzione dei test di vulnerability assessment e circa 700 persone certificate nel settore della protezione dei dati.

Quanto l’accreditamento delle certificazioni sia un valido supporto per l’evoluzione delle politiche sociali, lo dimostra il rapido sviluppo dei sistemi di gestione per la parità di genere, secondo la UNI/PdR 125:2022, che, nonostante sia uno schema relativamente giovane, sta crescendo velocemente e in poco tempo. Oggi sono 50 gli organismi accreditati, mentre il numero di siti italiani certificati è di 7.928 e di 460 quello dei siti esteri.

Nel settore ambientale, è proseguito l’accreditamento secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17029 degli organismi di verifica e validazione delle asserzioni di sostenibilità, per contrastare il greenwashing e l’ethics washing. Per i risultati in questo ambito, l’Italia si posiziona tra i primi Paesi a livello internazionale, con 16 organismi accreditati.

Gli schemi che riguardano i claims ambientali, infatti, sono in costante crescita grazie al riconoscimento delle Autorità e delle imprese, che li utilizzano come strumenti a supporto delle politiche e delle azioni di protezione dell’ambiente. Oltre a permettere ai consumatori di fare scelte consapevoli e concrete per la lotta contro il cambiamento climatico.

Anche l’ambito dei laboratori ha visto uno sviluppo importante nel 2023, come nel caso dei laboratori di taratura, con 225.516 certificati di taratura rilasciati sotto accreditamento, che sono raddoppiati in poco più di dieci anni rispetto ai 92.421 del 2010.

 


Le sfide per la salute


Nel settore sanitario l’accreditamento dei laboratori che svolgono analisi mediche mostra una crescita costante e registra 25 strutture accreditate tra le quali compaiono sei grandi Aziende Sanitarie, un’Università e un Istituto di Ricovero e Cura a carattere Scientifico (IRCCS).

Questo numero è cresciuto soprattutto negli ultimi anni post-pandemici e in particolar modo nell’ambito degli esami di diagnostica molecolare finalizzati alla medicina personalizzata. Un dato significativo, se si pensa che quasi l’80% delle diagnosi si basa sui risultati prodotti dai laboratori medici, e che conferma la verifica di Accredia come uno strumento strategico per garantire la salute dei pazienti.

Va in questa direzione anche il consolidamento dello schema Biobanking, sviluppato insieme all’Istituto Superiore di Sanità e in sinergia con il Ministero della Salute. Le biobanche, infatti, rivestono un ruolo essenziale nello sviluppo delle biotecnologie e della ricerca accademica e industriale, garantendo la corretta gestione del materiale biologico e dei dati ad esso correlati.

La loro attività favorisce lo sviluppo di nuove terapie e la comprensione delle modificazioni che avvengono nelle malattie e offre informazioni utili alla cura, alla prevenzione e alla diagnosi precoce.