Certificazioni, ispezioni, collaudi e tarature. Sono ostacoli burocratici o “investimenti” in qualità che fanno crescere il Pil? E, in quest’ultimo caso, di quanto? A fare due conti è l’Osservatorio di Accredia – l’ente che riunisce tutti gli enti di certificazione e i laboratori – che, assieme a Prometeia ha presentato, in questi giorni a Roma, un primo tentativo di analizzare gli effetti che i controlli e i “bollini” di qualità e conformità hanno sulla crescita di valore dei prodotti e, quindi, sull’aumento del Pil.