Al via l’accreditamento nell’ambito dei servizi per la sicurezza ausiliaria

Qualità ed efficienza per le aziende, opportunità di riconoscimento professionale e di crescita per i professionisti, miglioramento della reputazione e possibilità di accedere a meccanismi premianti nei punteggi per gli appalti privati: la certificazione accreditata alle norme UNI 11925:2023 e UNI 11926:2023 apre importanti scenari agli operatori e alle aziende che offrono servizi in un settore fondamentale come quello della sicurezza ausiliaria.

In dettaglio, le nuove tipologie di certificazione attestano:

  • i requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità degli operatori dei servizi ausiliari alla sicurezza, come attività delle professioni non regolamentate: certificazione UNI 11925
  • i requisiti per i servizi ausiliari alla sicurezza: certificazione UNI 11926.

Come spiega la Circolare informativa DC N° 47/2023, le certificazioni sono rilasciate dagli organismi accreditati per certificare le persone secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024 o i prodotti e i servizi secondo la UNI CEI EN ISO/IEC 17065.

 


La certificazione volontaria della sicurezza ausiliaria


Il mondo dei servizi ausiliari alla sicurezza si colloca in un ambiente ormai deregolamentato da quando è stato abrogato l’art. 62 del Testo Unico delle Leggi per la Pubblica Sicurezza (TULPS). La deregolamentazione ha inciso in modo significativo sulla perdita di qualificazione di queste tipologie di lavoratori che comprendono funzioni come il portierato, il monitoraggio aree, la gestione dei flussi di persone, il controllo dei titoli in ingresso, le informazioni, l’accoglienza e l’assistenza al pubblico.

Si tratta di tutti quei servizi che, come spiega Angelo Del Giudice, referente Industry & Digital Trust del Dipartimento Certificazione e Ispezione di Accredia, “sono di ausilio alla sicurezza. Ovvero tutto ciò che a oggi non è regolamentato e non riguarda, quindi, i servizi erogati dalle forze dell’ordine o da soggetti privati che invece ricevono un’autorizzazione da un’Autorità specifica”.

Ora questi servizi, attraverso un percorso di certificazione con un organismo accreditato, possono ottenere il riconoscimento di terza parte della qualità e competenza. Con un certificato di conformità accreditato secondo la UNI 11925:2023 o la UNI 11926:2023, operatori o aziende di servizi potranno dimostrare in modo tangibile la propria qualificazione, aumentando reputazione, salari e opportunità di lavoro. E migliorando la percezione del settore in generale.

 


I percorsi di certificazione per le persone e per le aziende


La certificazione accreditata apre due sbocchi diversi: è possibile seguire un percorso di conformità relativo alle competenze del personale, così come è possibile procedere nella qualifica dell’organizzazione imprenditoriale che eroga i servizi, ad esempio di portierato.

  1. Il percorso secondo la UNI 11925 comporta la verifica dei requisiti in termini di formazione e competenze del personale, che vengono certificate dagli organismi accreditati da Accredia secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024.
  2. Nel caso della UNI 11926, invece, si stabiliscono comportamenti e procedure operative delle organizzazioni che vengono certificate dagli organismi accreditati da Accredia secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17065.

Entrambi i percorsi, certificabili sotto accreditamento assieme o in maniera disgiunta,  sono sempre più spesso richiesti dalle grosse stazioni appaltanti private in fase di bando di gara e attivano, di conseguenza, meccanismi premianti.

 


L’iter di accreditamento degli organismi


Come spiega la Circolare informativa DC N° 47/2023 “Avvio accreditamento, ambito PRS e PRD, delle norme UNI 11925:2023 e UNI 11926:2023”, gli organismi interessati a verificare persone e servizi nel settore della sicurezza ausiliaria devono essere conformi a:

  • Regolamenti Generali Accredia RG-01, RG-01-02 e RG-01-03.

A seconda degli accreditamenti posseduti, l’organismo affronterà un diverso numero di giornate di verifica secondo le seguenti casistiche:

Organismo di certificazione accreditato secondo la UNI CEI EN ISO/IEC 17065 o 17024:

  • 1 giornata per l’esame documentale, da svolgersi almeno in parte in remoto
  • 1 verifica in accompagnamento di durata congrua alla dimensione organizzativa del cliente.

Organismo di certificazione accreditato per schemi diversi dalla UNI CEI EN ISO/IEC 17065 o 17024:

  • 2 giornate per l’esame documentale, da svolgersi almeno in parte in remoto
  • 1 verifica ispettiva di 3 giornate presso la sede dell’organismo, comprensiva del rapporto
  • 1 verifica in accompagnamento per la certificazione di prodotto/servizio di durata uguale a quella degli organismi già accreditati
  • 1 verifica in accompagnamento per la certificazione di persone di durata uguale a quella degli organismi già accreditati
  • 1 giornata per la preparazione del singolo rapporto di verifica ispettiva, se le attività sono svolte disgiuntamente.

Organismo di certificazione non accreditato in nessuno schema:

  • 1 giornata per l’esame documentale, da svolgersi almeno in parte in remoto
  • 1 verifica ispettiva di 4 giornate presso la sede dell’organismo comprensiva del rapporto
  • 1 verifica in accompagnamento per la certificazione di prodotto/servizio di durata uguale a quella degli organismi già accreditati
  • 1 verifica in accompagnamento per la certificazione di persone di durata uguale a quella degli organismi già accreditati
  • 1 giornata per la preparazione del singolo rapporto di verifica ispettiva, se le attività sono svolte disgiuntamente.

Per il mantenimento dell’accreditamento e durante l’intero ciclo, si prevedono almeno una verifica presso l’organismo e una verifica in accompagnamento, oltre alle indicazioni di dettaglio della Circolare informativa.