ISO Survey 2022: Italia 1° in Europa e 2° al mondo per numero di certificati

L’International Organization for Standardization (ISO), fondata nel 1947, è la più importante organizzazione a livello mondiale per la definizione delle norme tecniche. Coopera con la IEC, la Commissione Elettrotecnica Internazionale che ha la responsabilità di standardizzare i dispositivi elettronici ed elettrici, e collabora con l’ITU, l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, per quanto riguarda le norme tecniche nell’ambito, appunto, delle telecomunicazioni.

 


L’ISO e la Survey annuale


L’ISO è un’organizzazione ad adesione volontaria che raggruppa 164 Paesi di 193 ONU e che basa la propria legittimazione sui principi della trasparenza, dell’indipendenza e dell’apertura. Il suo compito è produrre norme tecniche che definiscono lo “stato dell’arte” di una molteplicità sempre più ampia di ambiti e applicazioni tecniche, dando una guida omogenea per disciplinare la vita sociale ed economica dei Paesi aderenti.

Fin dai primi anni Novanta, attraverso una Survey annuale (ISO Survey), ISO raccoglie a livello mondiale i dati sulla diffusione tra le imprese dei certificati validi per i sistemi di gestione.

 


I certificati di sistema di gestione nel 2022


L’ultima edizione della ISO Survey raccoglie i dati dei certificati attivi di sistema di gestione aggiornati al 31 dicembre 2022. Le statistiche ISO evidenziano una crescita continua della diffusione dei certificati tra le imprese, arrivati a 2,4 milioni, di cui circa la metà (1.265.216) per i sistemi di gestione per la qualità, secondo la norma ISO 9001. Oltre mezzo milione di certificati erano validi per la ISO 14001 (sistemi di gestione ambientale) e poco meno di 400mila per la ISO 45001 (salute e sicurezza sul lavoro).

I tre schemi citati rappresentano l’assoluta maggioranza di quelli attivi, pari a circa 2,2 milioni. Politiche di offerta multi-schema e la pubblicazione delle nuove edizioni delle norme hanno reso l’integrazione tra schemi più semplice e profittevole per le organizzazioni, influendo positivamente sulla diffusione di certificazioni multiple e contribuendo a una assoluta concentrazione sui tre schemi citati.

 


La diffusione dei sistemi di gestione


Anche in Italia, primo paese in Europa e secondo al mondo per numero di certificati, la grande diffusione degli schemi dei sistemi di gestione della qualità, ambientale e sulla salute e sicurezza del lavoro, rappresenta l’assoluta maggioranza delle certificazioni. Allo stesso modo, negli anni, in Italia come nel mondo, si sta verificando una maggiore differenziazione degli schemi di certificazione, con percentuali di diffusione crescenti in nuovi ambiti, come quello tecnologico.

Analizzando le variazioni annuali tra il 2021 e il 2022 del numero di certificati attivi (a parità di campione) si notano crescite superiori al 10% in tutti e tre i principali schemi (qualità, ambiente, sicurezza). I certificati a fronte della ISO 45001, schema di certificazione di recente pubblicazione, in sostituzione della precedente normativa tecnica inglese, standard di riferimento per la salute e sicurezza sul lavoro, la BS OHSAS 18001, segnano la crescita maggiore con +23% in un anno.

Da sottolineare anche la crescita del 18% dei certificati per i sistemi di gestione ambientale ISO 14001, uno schema consolidato e ampiamente diffuso tra le aziende con una crescita di poco meno del 20% in un anno, che è indicativa della particolare, e crescente, attenzione del mercato verso la sostenibilità ambientale.


Sistemi di gestione per la qualità


Con il doppio dei certificati della Germania, l’Italia è il secondo Paese al mondo per numero di certificati ISO 9001 dopo la Cina e prima dell’India. Con 94.216 certificati attivi le imprese italiane rappresentano il 7% del totale certificati attivi a livello globale.

In Italia l’obbligo di possedere un sistema di gestione per la qualità certificato da un organismo accreditato per partecipare ai bandi pubblici nel settore delle costruzioni ha sicuramente condizionato negli anni la diffusione delle certificazioni ISO 9001. Allo stesso modo, le certificazioni di qualità sono ormai normalmente richieste nelle catene di fornitura per la qualifica degli operatori economici.

Dei vantaggi in termini di efficienza organizzativa derivanti dall’ottenimento di una certificazione accreditata beneficiano in particolar modo le PMI, rendendole più competitive e pronte per i mercati domestici e internazionali.

 


Sistemi di gestione ambientale


Oltre 20mila certificati attivi per la UNI EN ISO 14001, portano l’Italia in terza posizione nel mondo per diffusione dei sistemi di gestione ambientale. Anche per questo schema di certificazione l’Italia è il primo paese in Europa per numero di certificati, davanti a Regno Unito, Spagna e Germania.


Altri sistemi di gestione


La classifica sulla diffusione degli altri sistemi di gestione certificati, comprendenti gli schemi sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, l’energia, la sicurezza delle informazioni, ecc., vede l’Italia in seconda posizione con 26.537 certificati attivi, dopo la Cina (349.378 certificati attivi) e prima di Regno Unito (20.761 certificati attivi) e Germania (13.883 certificati attivi) (figura 3).

Le diverse edizioni della ISO Survey hanno dimostrato una crescita continua delle certificazioni attive nel mondo, segnatamente in Italia. Efficienza organizzativa e miglioramento di immagine sono le principali motivazioni che contribuiscono a un sempre maggiore utilizzo delle certificazioni da parte delle organizzazioni.

Oggi, inoltre, la crescente attenzione alla sostenibilità nelle sue tre componenti ESG (Environmental, Social, Governance) porta le imprese a certificare i sistemi di gestione ambientale (ISO 14001) e sulla salute e sicurezza sul lavoro (ISO 45001) per evidenziare la propria postura rispetto a tali temi nei confronti del mercato.