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Coronavirus, Accredia fa fronte all’emergenza e garantisce i suoi servizi

Notizia
02 aprile 2020

Uffici chiusi, dipendenti in smart working e visite ispettive solo da remoto: l’Ente Unico di accreditamento garantisce le necessarie misure di sicurezza, utilizzando tutti gli strumenti tecnologici per assicurare lo svolgimento delle attività.

Per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, anche Accredia, pur svolgendo un servizio di pubblica utilità (e quindi un’attività compresa tra quelle non obbligate a fermarsi, in base al DPCM del 22 marzo scorso), ha scelto di uniformarsi alle disposizioni, mettendo al primo posto la tutela della salute pubblica, dei propri dipendenti, collaboratori e operatori dei soggetti accreditati.

Dopo la chiusura degli uffici di Milano e Torino e la scelta di modalità lavorative adeguate alla circostanza, dal 23 marzo anche per la sede di Roma è stata adottata la stessa soluzione.

 


Smart working


La scelta di riarticolare la modalità con cui viene offerto il servizio ha come sempre il fine di portare avanti la mission dell’Ente, che è quello di garantire il sistema di accreditamento e di valutazione della conformità, nell’interesse di imprese, istituzioni e consumatori. In questa particolare circostanza, si è aggiunto l’obiettivo di mettere in sicurezza l’intera struttura di Accredia.

Tutto il personale è in modalità smart working e assicura, attraverso il rafforzamento delle dotazioni teconologiche, lo svolgimento dei servizi offerti dall’Ente e delle attività connesse. Nello specifico, le comunicazioni con le segreterie e il personale, il lavoro dello staff e dei funzionari tecnici, l’organizzazione e lo svolgimento delle attività di valutazione da remoto su organismi e laboratori, le funzioni dei comitati settoriali con la gestione in videoconferenza delle riunioni per deliberare sugli accreditamenti, e la rimodulazione delle riunioni degli organi sociali, escludendo quelle “in sede”.

 


Verifiche da remoto


Per l’organizzazione delle attività di verifica, Accredia segue le Linee Guida, emanate dalle associazioni internazionali degli Enti di accreditamento – ILAC, International Laboratory Accreditation, IAF, International Accreditation Forum, ed EA, European co-operation for Accreditation – indicate per la gestione di situazioni di emergenza e rafforzate per l’attuale pandemia da Covid-19.

L’innovazione vera e propria riguarda infatti questo aspetto. Immediatamente, e a tappeto, Accredia, ha deciso di condurre le verifiche “da remoto”, per contenere al massimo gli spostamenti e tutelare la salute e la sicurezza degli ispettori Accredia e del personale dei soggetti accreditati, attraverso riunioni web, teleconferenze e comunicazioni via telefono o altri mezzi elettronici. Senza imporre nessuna visita ispettiva, le verifiche si stanno effettuando solo con il consenso degli organismi e dei laboratori. Solo in casi assolutamente non rimandabili, infatti, potranno essere svolte verifiche sul campo, nel rispetto delle disposizioni sulle distanze interpersonali e i comportamenti da adottare.

Per quanto riguarda, invece, le verifiche condotte dai soggetti accreditati, e in particolare dagli organismi di certificazione ispezione e verifica, viene privilegiata la modalità “da remoto”. Quando non è possibile, seguendo le Linee Guida IAF ID 03:2011, le attività di certificazione possono essere posticipate di 6 mesi, senza la perdita di validità dei certificati emessi, salvo sia stato disposto un regime differente dalle Autorità pubbliche o dagli scheme owner.

 


Il caso pratico


Le visite ispettive da remoto sono state effettuate per la prima volta da Accredia nei laboratori di prova di IREN, nelle sedi di Piacenza, Reggio Emilia e Genova, dal 9 al 13 marzo scorso. IREN è una delle più importanti e dinamiche multiutility del panorama italiano e opera nei settori dell’energia elettrica, del gas, dell’energia termica per teleriscaldamento, della gestione dei servizi idrici integrati, dei servizi ambientali e dei servizi tecnologici.

L’accreditamento rappresenta un obbligo normativo per molti dei controlli analitici eseguiti nei loro laboratori: la scelta di svolgere comunque le visite programmate ha permesso anche al laboratorio di garantire i requisiti normativi ed erogare i servizi, nonostante l’emergenza.

 


Il personale


Il 14 marzo scorso, sotto la regia del Governo, Confindustria e Sindacati dei Lavoratori hanno sottoscritto un protocollo di regolazione, per gestire l’emergenza nei luoghi di lavoro. Pochi giorni dopo, il 18, nel corso di un web meeting con le rappresentanze sindacali dei lavoratori e le altre funzioni interne coinvolte, Accredia ha concordato le modalità di applicazione del protocollo nelle proprie sedi e per tutti i propri collaboratori, dotando anche coloro che ne erano sprovvisti, dei devices necessari per svolgere il proprio lavoro da remoto.