Accredia / Lo scenario normativo

Scenario normativo

Verso un modello gestionale

In parallelo con la crescente consapevolezza sui luoghi di lavoro, il Legislatore ha individuato nella certificazione del sistema di gestione aziendale per la salute e sicurezza, uno strumento strategico per misure di prevenzione efficaci.

La normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ha registrato negli anni importanti evoluzioni, recependo i cambiamenti in atto: il crescente coinvolgimento delle istituzioni pubbliche a livello centrale e locale, il nuovo approccio organizzativo e la maggiore attenzione ai concetti di partecipazione e di miglioramento continuo all’interno dei processi aziendali.

Dall’iniziale focalizzazione sul risarcimento che spettava alle vittime di un infortunio sul lavoro e dall’istituzione della prima assicurazione obbligatoria, il tema è stato affrontato da molti disposti normativi, tra cui la Costituzione, il Codice civile e il Codice penale e ha trovato un efficace strumento di implementazione nella certificazione rilasciata dagli organismi accreditati da Accredia, l’Ente Unico nazionale di accreditamento.

 


Approccio command & control


Negli anni ‘50 viene emanato il primo impianto organico di leggi in materia, con il DPR 547/1955 “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro” e il DPR 303/1956 “Norme generali per l’igiene degli ambienti di lavoro”, che hanno regolato la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro a livello nazionale fino alla fine degli anni ’80. Le norme forniscono agli imprenditori prescrizioni tecniche sui requisiti degli ambienti, delle macchine, delle sostanze pericolose, con un approccio definito command & control, in base al quale il Legislatore detta regole precise e ne verifica l’attuazione tramite gli organi di vigilanza.

 


Approccio organizzativo


L’attenzione si sposta sugli aspetti gestionali e organizzativi a partire dalla Direttiva 89/391/CEE, che dà origine prima al D.Lgs. 626/1991 e poi al Titolo I del D.Lgs. 81/2018, con cui la legislazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro assume infine una componente gestionale rilevante. Il datore di lavoro è chiamato a individuare metodi e misure per prevenire infortuni e malattie professionali (salvo quanto previsto dalle disposizioni di legge applicabili), sulla base di una valutazione dei rischi specifica per la realtà lavorativa, e a rispettare prescrizioni sia tecniche che organizzative, tra cui dotarsi di un servizio di prevenzione e protezione, di un medico competente, di un numero adeguato di addetti alle emergenze e al primo soccorso.

 


Approccio sistemico


La legge, che introduce degli obblighi di tipo organizzativo, ma non disciplina i requisiti di organizzazione aziendale in materia di salute e sicurezza, lascia dunque all’azienda la discrezionalità e la responsabilità di gestire la prevenzione e la tutela dei lavoratori. La certificazione volontaria dei sistemi di gestione per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (SGSL) nasce a sostegno degli imprenditori per realizzare politiche di prevenzione efficaci, con l’applicazione di norme tecniche e linee guida integrative rispetto alle disposizioni di legge.

Sistema di gestione e norme tecniche

I sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro sono un riferimento imparziale e trasparente, per le imprese che scelgono di operare secondo modelli organizzativi e standard internazionali condivisi.

I sistemi di gestione per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (SGSL) definiscono le modalità con cui l’azienda individua, all’interno della propria organizzazione, le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per realizzare una politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti in materia di salute e sicurezza.

L’approccio sistemico alla gestione della salute e sicurezza sul lavoro comporta molteplici vantaggi:

  • riduzione dei costi derivanti da incidenti, infortuni e malattie professionali, minimizzando i rischi cui possono essere esposti dipendenti, clienti, fornitori;
  • aumento dell’efficienza e della prestazione di impresa;
  • ottimizzazione delle risorse investite;
  • miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro;
  • massima facilità nel poter produrre tutta la documentazione richiesta dalle norme;
  • miglioramento dell’immagine interna ed esterna dell’azienda.

Inoltre il D.Lgs. 81/2008 (art. 30) riconosce che l’adozione ed efficace applicazione di un modello di organizzazione e gestione della salute e sicurezza, è idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, di cui al D.Lgs. 231/2001.

Per applicare un efficace sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro, oggi le organizzazioni fanno riferimento alla norma tecnica volontaria UNI ISO 45001. Pubblicata nel 2018 dall’International Organization for Standardization (ISO) e recepita a livello nazionale dall’Ente Italiano di Normazione (UNI), è la prima norma internazionale per la certificazione dei sistemi di gestione per la salute e sicurezza.

La UNI ISO 45001 rappresenta l’esito di un percorso evolutivo della normazione tecnica quasi ventennale, che ha il suo primo riferimento nella specifica tecnica OHSAS 18001 del 1999, promossa a standard dal British Standard Institute (BSI) nel 2007 come BS OHSAS 18001. Tuttora applicata dalle organizzazioni per dimostrare la propria conformità ai requisiti in materia di salute e sicurezza, da marzo 2021 la UNI ISO 45001 sarà l’unico riferimento normativo per ottenere la certificazione attraverso un organismo accreditato da Accredia.